Roma - Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha posto la questione di fiducia sul ddl sicurezza all’esame nel Senato: "Diamo grande importanza a questo provvedimento". Dopo l’annuncio del ministro il presidente del Senato, Renato Schifani, ha convocato la conferenza dei capigruppo.
Un provvedimento di grande importanza Prima che il governo con il ministro Vito ponesse la questione di fiducia al ddl sicurezza l’Aula del Senato con alzata di mano prima e controprova elettronica dopo, ha respinto con un solo voto tutte le 22 questioni pregiudiziali di costituzionalità presentate al provvedimento dall’oposizione. "Diamo grande importanza a questo provvedimento", ha detto in Aula il ministro spiegando che si tratta del primo intervento a essere approvato dal primo Consiglio dei ministri che si tenne nel maggio dell’anno scorso a Napoli nell’ambito di un più ampio pacchetto di norme in materia di sicurezza. "Tutte quelle norme sono entrate definitivamente in vigore nel nostro ordinamento ed hanno dato buona prova nel contrasto alla criminalità organizzata e mancano le norme di questo ddl che pure ha ricevuto una prima approvazione dopo un lungo ed approfondito esame da parte delle commissioni del Senato nel febbraio di quest’anno".
L'ok di Montecitorio "La Camera dei deputati ha approvato poche e limitate modifiche - ha, quindi, continuato Vito - al testo licenziato dal Senato e pertanto il governo ritiene
opportuno a questo punto giungere alla definita approvazione del testo. Pertanto autorizzato dal Cdm pongo la questione di fiducia sull’approvazione di ciascuno dei tre articoli del ddl nel testo approvato dalla camera".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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