Adesso tocca a De Laurentiis. Comincia a strepitare lui. Lo aveva già fatto dopo qualche partita, fra cui una di quelle incriminate dai giochi di parole carpiti nelle intercettazioni. Sarà stato un caso. O gli era passato un dubbio per la testa? Difficile sapere. Ora il presidente del Napoli, fa appello ai poteri forti. «Ci vuole un tavolo immediato» con Fifa e Uefa per «stabilire regole ferree, chiare e inopinabili». De Laurentiis chiede di disciplinare a livello internazionale il mondo delle scommesse sportive. «Oggi stiamo viaggiando ancora nel vecchio e non nel futuro. Per esempio la Lega Calcio dovrebbe avere al 50% con lo Stato il controllo ed i relativi introiti delle scommesse sul calcio; invece abbiamo tre società, come la Lottomatica e altre, più alcune straniere, per quanto riguarda il gioco on line. In più abbiamo le scommesse che avvengono in itinere e sulle quali operano società straniere con base in Asia. Secondo me tutto questo è assurdo».
Da qui la proposta: «Facciamo con Platini e Blatter un tavolo immediato per stabilire regole ferree, inopinabili e chiare per la sopravvivenza del calcio, che deve rimanere uno sport oltre che un'industria; altrimenti non si va da nessuna parte e si fa solo sensazionalismo, che non è amico dei risultati corretti».
«Il calcio va difeso, non può essere bruciato da situazioni criminali che vanno eliminate con leggi internazionalmente valide», ha sottolineato.
A latere notizie spicciole sul futuro del Napoli e dello stadio. Soprattutto dopo aver incontrato il nuovo sindaco. «La prima giornata della prossima stagione la giocheremo il 28 agosto e speriamo sia in casa. Mi auguro che questa volta le estrazioni non ci penalizzino. Luglio ed agosto saranno due mesi di grande preparazione», ha aggiunto.
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