De Magistris incrocia le dita: "Rifiuti smaltiti entro Natale" Ma è un bluff: costa troppo

L'azienda che occupa dello smaltimento teme che portare i rifiuti in Olanda possa costare troppo. Col rischio che intervenga la Corte dei Conti. E il miracolo laico?

De Magistris incrocia le dita: "Rifiuti smaltiti entro Natale" Ma è un bluff: costa troppo

"Incrociamo le dita perché questo è sempre tema di ciucciuvettole (civette, ndr)". Eh sì, adesso il sindaco di Napoli Luigi De Magistris incrocia le dita e spera che vada tutto bene. Perché, se da quando è caduto il governo Berlusconi, per i media progressisti l'emergenza rifiuti a Napoli è passata in secondo piano, l'Unione europea non guarda in faccia nessuno e aspetta Giggino al varco. Sulla testa del sindaco partenopeo e su tutta l'Italia pende una sanzione coi fiocchi. E così l'ex magistrato aspetta al molo la partenza delle navi di rifiuti per l’Olanda. Salperanno prima di Natale, dicono. In realtà, a detta di Dagospia, è soltanto un bluff. L'azienda della Provincia di Napoli (Sapna) che si sta occupando dello smaltimento dei rifiuti teme che portare il "secco" a Rotterdam possa costare davvero troppo. Con il rischio di finire tutti quanti davanti alla Corte dei Conti.

A margine della presentazione del consultorio per la tutela della salute dei transessuali, De Magistris ha confermato che l’obiettivo è far partire le navi "prima di Natale". "Siamo molto contenti - ha affermato il sindaco di Napoli - perché erano anni che si parlava di questa ipotesi e noi siamo riusciti a concretizzarla in sei mesi". La "favola" raccontata da Giggino è più o meno sempre la setessa: mandare i rifiuti in Olanda potrebbe portare anche a una riduzione dei costi e, dunque, della tassa sui rifiuti. "Ci sarà un risparmio - ha detto il sindaco - poi concretizzeremo i dati nel momento in cui saranno partite le navi". Eppure sia la Spna sia Asia non sono tanto d'accordo. Anzi. I timori che stanno avanzando nelle ultime ore fanno pensare che la situazione è tutt'altro che sotto controllo. "Restano ferme - spiegano dall'azienda - tutte le nostre perplessità. Per quanto ci riguarda questa operazione rischia di non essere assolutamente conveniente per le casse dello Stato e per le tasche dei cittadini, e potrebbe provocare problemi con la Corte dei Conti".

Ma che fine ha fatto il miracolo laico? Per ora non v'è ombra delle magie di Giggino. Tutta Napoli trattiene il fiato in attesa che il capoluogo campano, dopo anni di malgoverno democratico, torni a respirare. Secondo Dagospia, però, la frazione secca potrebbe essere smaltita gratuitamente ad Acerra, mentre mandarla in Olanda costerebbe più di 120 euro a tonnellata.

"L'affidamento avviene in maniera diretta, senza attendere l'esito della gara d'appalto già bandita - spiegano - il ministero dell'Ambiente olandese non ci ha ancora dato il via libera". Non solo. Dal punto di vista tecnico e logistico ci sono numerosissimi nodi da sciogliere. E quindi? Nataleè dietro alle porte. E a De Magistris non resta che incrociare le dita e sperare nel miracolo (laico).

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