da Roma
Commissioni e soprattutto audizioni di ministri saltate. Sono i primi effetti dellokkupazione del senatore Lucio Malan nellaula del Senato di ieri, giorno in cui avrebbero dovuto debuttare davanti alle commissioni riunite a palazzo Madama ben tre ministri. Erano pronti per il loro discorso dinizio mandato il verde ministro dellAmbiente Alfonso Pecoraro Scanio, il ministro del Lavoro Cesare Damiano e il titolare dellAgricoltura Paolo De Castro. Particolarmente attesa era laudizione del leader dei verdi, perché arrivava alla vigilia della riunione intergovernativa sulla Tav, lalta velocità Torino-Lione, in programma per oggi e su cui il governo Prodi ha mostrato recentemente molta solerzia nel voler eseguire lopera in tempi brevi.
La commissione ambiente, come riporta il calendario, doveva anche discutere una «proposta dindagine conoscitiva sullattività della Protezione civile in relazione alle situazioni emergenziali del Paese». Discussione rimandata.
La commissione Difesa avrebbe dovuto parlare di uranio impoverito con un testo del senatore di Rifondazione Gigi Malabarba: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, nonché le popolazioni civili nei teatri di conflitto e nelle zone adiacenti le basi militari sul territorio nazionale». Discussione quantomai attuale nel mezzo della crisi di maggioranza sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. In commissione esteri di sarebbe dovuto parlare di riforma Onu e alla Giustizia di unindagine conoscitiva sulle intercettazioni telefoniche.
La giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari avrebbe dovuto votare il suo vicepresidente, mentre la commissione lavori pubblici si sarebbe dovuta occupare di una direttiva europea su i «requisiti di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea».
Ha dovuto rinunciare a una conferenza stampa nella sede della stampa estera Anna Finocchiaro, capogruppo dellUlivo al Senato.
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