Delavan, massacro in famiglia: 6 cadaveri, una bimba è grave

La strage in una località turistica del Wisconsin, dove è nato il Circo Barnum. Dopo aver compiuto la strage l'assassino si è tolto la vita. L'unica superstite era sdraiata su un fuoristrada nel giardino della villetta

Delavan, massacro in famiglia: 
6 cadaveri, una bimba è grave

Washington - Quattro adulti e due bambini sono stati trovati morti, uccisi a colpi di pistola, in una casa in affitto in una località turistica del Wisconsin al confine con l'Illinois.

La polizia, accorsa nella notte tra sabato e domenica, sul luogo della sparatoria, ha trovato oltre ai sei cadaveri anche una bimba di due anni con gravi ferite al petto: era sdraiata sul sedile posteriore di un fuoristrada parcheggiato in strada.

La vicenda ha i connotati di un dramma familiare e la polizia locale ritiene si tratti di un omicidio-suicidio. Una delle vittime, Vanessa Iverson, 19 anni, secondo i genitori si trovava nella casa della strage in visita a un’amica, che vi abitava con il marito, la sorella, il cognato, e tre bambini: due gemelli che dovrebbero essere tra le vittime e la bimba trovata ferita nella jeep bianca.

Il massacro è avvenuto a Delavan, una cittadina di 8mila residenti ai bordi del Geneva Lake a circa metà strada fra Chicago e Milwaukee, famosa perché è qui che nel 1871 fu fondato il Barnum Circus, lo spettacolo itinerante che ha ottenuto strepitosi successi sia in America che in Europa. La bimba ferita, che nella notte era stata ricoverata al Rockford Memorial Hospital domenica mattina è stata trasportata in elicottero a Madison dove i dottori del centro medico dell'Università del Wisconsin stanno tentando di salvarle la vita.
Il capo della polizia di Delavan, Timothy O' Neill è laconico: si è limitato a dire che non ci sono persone sospette cui dare la caccia e che probabilmente l'assassino dopo aver compiuto il massacro si è a sua volta tolto la vita.

«Non ci vogliamo sbilanciare - ha aggiunto O' Neill - l'indagine è in alto mare, ma non crediamo che il responsabile possa essere uno sconosciuto, un ladro per esempio entrato in casa per rubare».
«È pazzesco - ha commentato Chris De Vincentis -, ho fatto da intermediario per la vendita di questa casa e uno dei motivi per cui andavamo fieri era che in questa zona la cosa peggiore accaduta era il furto di una bicicletta. Gli inquilini, però non li conoscevo».
Mentre la polizia portava fuori i cadaveri dalla casa maledetta un cagnolino bianco e nero guaiva disperatamente. L’animale apparteneva, ha spiegato un vicino, alla famiglia trucidata.

«In un primo tempo - ha detto l’uomo - non mi sono preoccupato per il rumore degli spari. Credevo fossero petardi lanciati dai giovani che di solito nel fine settimana fanno tardi e si divertono a fare baccano. Ho cominciato a impensierirmi quando ho sentito arrivare diverse auto con la sirena».

E sono stati proprio altri vicini, allarmati dagli spari a dare l’allarme.
«In questa città, e in questa strada in particolare - ha commentato, Tina Mackinnon, una signora che abita nei paraggi - la gente va e viene in continuo. Noi residenti non riusciamo ad assimilare le facce delle persone che affittano le case. È un ciclo continuo di arrivi e partenze per le vacanze. L'unica cosa che posso dire è che gli abitanti di quella casa sembravano persone molto quiete ed i loro bambini erano bene educati».

Uno dei pastori della chiesa Metodista locale, Gloria Miranda, si è

recata sul luogo della tragedia. «La nostra chiesa - ha spiegato - ha molti fedeli di origine ispanica. La polizia mi ha detto che alcune vittime erano ispaniche e mi sono sentita in dovere d'andare a pregare per loro».

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