A polemica si aggiunge polemica. Come se non fosse bastato il triste teatrino andato in televisione ieri sera dal palco dell'Ariston. Le invettive e i deliri del Molleggiato hanno fatto breccia nelle case degli italiani e hanno fatto levare una selva di accuse. Critiche al solito Adriano Celentano, che azzanna e insulta pur di far parlare di sé, e critiche ai vertici della Rai che hanno concesso all'ex ragazzo della via Gluck assoluta libertà d'azione (e di farneticazione).
"Abbiamo rispettato la libertà artistica di Celentano - è intervenuto il vicedirettore di Rai1, con delega al Festival di Sanremo, Ludovico Di Meo - poi come lui abbia usato questa libertà e come abbia rispettato la libertà e la sensibilità del pubblico è un problema suo". In realtà, sembrerebbe che adeesso il problema è proprio della Rai. Tanto che, dopo aver ascoltato informalmente il presidente e i consiglieri di amministrazione, il direttore generale Lorenza Lei ha deciso di commissariare il festival inviando a Sanremo il vicedirettore generale Antonio Marano a "coordinare con potere di intervento il lavoro" svolto alla kermesse. Il fatto è che, al di là dei soliti sproloqui, ieri sera Celentano ha infarcito il suo sermone di attacchi e insulti che non passeranno sotto silenzio. Secondo fonti vicine a viale Mazzini, infatti, in alcuni passaggi Celentano avrebbe addirittura travalicato i confini del Codice etico della tivù di Stato che il cantante si era impegnato a rispettare. Il consigliere Rai Giovanna Bianchi Clerici non ha usato mezzi termini per condannare l'inneficienza e la disorganizzazione dimostrate dalla Rai nella gestione della prima serata. "Celentano ha decisamente abusato del mezzo pubblico - ha spiegato la Bianchi Clerici - di una gravità inaudita. Non c’è stato un sufficiente controllo editoriale".
La decisione della Lei ha mandato su tutte le furie Gianni Morandi: "Ma ci voleva un comunicato ufficiale per annunciare l’arrivo di Marano?". Dentro alla domanda del presentatore c'è un po' di tutto - anche il timore di perdere i consesi - ma, soprattutto, la riduzione della libertà d'azione. "Non credo che Marano verrà a dirci di cambiare la linea artistica del festival", ha poi puntualizzato Morandi facendo notare di aver firmato un contratto con viale Mazzini in cui gli viene garantita piena autonomia. Il "problema" Celentano, però, resta. Come restano anche i problemi legati alla marginalizzazione della musica riaspetto alle chiacchiere: le polemiche legate al Molleggiato e la figuraccia con la giuria demoscopica hanno azzerato i cantanti. Un blocco che il direttore artistico Gianmarco Mazzi ha gravemente deprecato: "È un disastro totale".
A viale Mazzini le farneticazioni del Molleggiato hanno avuto l'effetto di un vero e proprio terremoto. Non si è levata una sola voce a favore del cantante che dal palco dell'Ariston ha lanciato accuse, invettive e insulti a raffica. "La chiusura di un qualsiasi giornale non si invoca mai - ha commentato il direttore di Rai Uno Mauro Mazza - sono cose brutte e ad ascoltarle si avvertono i brividi lungo la schiena". Mazza ha subito preso le distanze dall’intervento delirante di Celentano che, ieri sera, ha chiesto la chiusura di Avvenire e Famiglia cristiana. Tuttavia, Mazza ha assicurato che la Rai non chiederà al Molleggiato di non tornare al Festival. Anche il presidente della Rai Paolo Garimberti ha accusato Celentano di essersi reso responsabile di "disinformazione" e "intollerabile censura" con "insulti" e anche "denigrazioni delle istituzioni". Nei corridoi di viale Mazzini si sono levate poche voci fuori dal coro. Il Pd ha, infatti, tentato una timida difesa del Molleggiato con il senatore Vincenzo Vita che ha definito Celentano un "grandissimo artista" e ha bollato le polemiche come una farsa "fuori luogo". Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro è addirittura arrivato a ringraziare Celentano facendo presente alla Lei che "l’arte non può e non deve essere censurata".
In realtà, è la difesa della sinistra ad essere fuori luogo: dopo aver invocato per giorni la libertà di parola accusando la Rai di censurarlo, Celentano sale sul palco dell'Ariston solo per insultare e chiedere - lui, sì, che è democratico - la chiusura di due giornali.
tasse pur essendo il maggior proprietario immobiliare del paese, e noi cittadini
dobbiamo pagare più tasse per finanziare i servizi che questo parassita USA MA NON
PAGA. Non voglio che le mie tasse vengano buttate per finanziare uno stato ignobile
che non mi serve, che non condivido, che è solo truffa reale e concettuale.... ed
oviamente il mio 8x1000 il vaticano se lo sogna, perchè lo devolverò ai protestanti,
alla faccia del vaticano.
Quello che però mi preme dire è come sarà mai possibile fare una gara tra le canzoni. A Tizio piace il rock, a Caio il blues, a Sempronio la classica e a Mevio la canzonetta. Punto.
Ma d'altronde mentre noi ascoltavamo "il cuore è uno zingaro e vaaaaaaa" in America avevano Woodstock con Jimi Hendrix e Joe Cocker, e quando Morandi cantava "scende la pioggia, ma che faaaaa" i Pink Floyd pubblicavano the Dark Side of the Moon, tanto per fare due esempi.
In altre parole: è Sanremo che è una vaccata.
Cattivo gusto per consierare gli italiani tutti ignoranti che si lasciano abbindolare da un arricihito (ottimo) cantante che invece di esprimersi canoramente, trasportato da "onnipotenza tremens", ci fa i sermoni e noi, "allocchi", tutti a guardarlo.
Cattivo gusto per aver speso, in questo momentoi, che vieta perfino le olimpiadi, un mare di soldi alla faccia di coloro che non hanno più nemmeno i soldi petr sfamarsi.
Cattivo gusto per aver sottratto la canzone italiana (per la verità molto modesta) al festival, tutto lustrinio, per dare spazio a gente ignotante ed arrogante.
Viva il gestival del cattivo gusto!
Se la Rai manda in onda programmi demenziali ne risponde la Rai, è non il demente di turno.
La fame ci farà bene, purtroppo è così.
Non so se c'è da ridere o da piangere.
Isomma puoi si mostrare un leone in pubblico, senza protezioni, ma sai bene ke c'è il riskio ke sbrani qualkuno. Saluto catartico "è il pianto del coccodrillo".
Santone? Profeta? Ma vi ricordate quella serie di film di quarta categoria come "IL bisbetico domato " oppure " Lui è peggio di me"? Ilvecchietto è il solito furbone made in Italy che ha capito che basta far finta di essere di sinistra per scatenare le ovazione degli insabbiati mentali che correrranno in massa a comprare le sue ultime ciofeche!
PS. A proposito, quante canzoni ha rubato a quello del suo clan del quale non mi ricordo il nome?
E Questo A Spese Degli Italiani.
Chi Se Ne Frega Di Cio' Che Pensa O Dice Celentano
Chi Se Ne Frega Della Reazione Del Vaticano
In Una Frase C S N F
Sanremo Non E' L' Ombelico Del Mondo
In merito al blitz un'altro pessimo show.
in ITALIA i ricchi vogliono fare i poveri,gli aristocratici vogliono fare gli operai,noi cosa facciamo?che siamo semplici operai......
roby
Credo sia l'elettrodomestico che lavora di più in casa mia,eppoi un vecchio umorista
diceva che guardava assai spesso la TV ( praticamente tutte le volte che entrava in salotto )ma che per quieto vivere l'accendeva molto raramente!
Possibile che siamo ancora al IV mondo?
Basterebbe questo per mandare a quel paese gli inviti 'pressanti' rivolti per il pagamento del canone! Un servizio pubblico? Macchè: un cesso pubblico!
Ma quello che faticherei a capire sono i circa 14 milioni di telespettatori da interpretare...se attratti dalle canzoni o dai costosi interventi extra (con anesso siparietto politicizzato)? Penso che le cose dette dall'ex-molleggiato, completamente avulse da quel palcoscenico, le avrei viste collocate meglio in una delle tante puntate dell'ex-RAI, M.Santoro più in linea di intendimenti. Dispiace rinunciare ad una settimana di incompatibilità con RAI, unitamente a tutte le altre "chiusure dell'anno", su una "spesa" da dover godere, se pur "dissidente canone". Infine mi sfugge.."il commissariamento" da interpretare politicamente? Saluti. Angelo Mandara
I bei tempi del M° Cinico Angelini, Nilla Pizzi, Gino Latilla (a tutti e tre una "raccolta prece" perchè da dove si trovano avranno avuto sussulti nascosti)...da anni ormai si è abbandonato il "clichè" originario a favore di una "chermesse canora" di luci, lustrini ed altro...una manifestazione che tradisce lo spirito dei primi decenni con l'apripista pioniere Nunzio Filogamo. La settimana dedicata dalla RAI a SanRemo diventa così difficile da gestire per chi non intende incrociare "i ferri" con l'evento principe dell'anno, sul palcoscenico si riesce sempre a trovare il "numero speciale" di richiamo.
(segue) Angelo Mandara
Stipendi non superiori a 3-4 mila euro.Basta profittatori di regime.
Contratti con compensi per artisti ridotti dall'attuale milione a 5-6000 euro.
I proventi di canoni e pubblicità vadano alla ricerca scientifica nelle università.
Il servizio pubblico trasmetta notiziari e musica classica.
San Remo se la prendano i privati.
Chi non ci sta sia licenziato per giusta causa (dobbiamo rendere lo stato credibile) .
Va bene la rinuncia alle olimpiadi.Ora rinunciamo alal RAI.
Antonio Di Pietro E' Arrivato A Ringraziare Celentano Ed Al Direttore Lei Ha Ricordato Che L'arte Non Va Censurata . Bene Ma Il Celentano Non Fa Il Cantante? E Perche Non Si Limita A Cantare? Quanto A Chiedere La Chiusura Di Giornali Mi Conferma Che L'ex Molleggiato Ha Poca Dimestichezza Con La Tolleranza E La Democrazia.
non a puntate.Sei solo un povero e patetico mentecatto.Ma non era meglio se tuo padre
quella sera si faceva un "solitario". Gli riusciva di sicuro.E invece, ecco il risultato.
DALTON RUSSELL.
ps.
Alenovelli sveglia: i fianziamenti indiretti all'editoria li prendono TUTTI i giornali compreso Repubblica ed il Corriere. E' la tua Unità o il tuo Manifesto che senza affondano. Sveglia cocco, che la bile ti invade il cervello.
due.DALTON RUSSELL.
ristoranti della capitale.Ma, appena dentro, è colto da un improvviso attacco di pancia.
Nel suo "forbito" Italiano, chiede al maitre di sala dove si trova il cesso. il maitre, seppur
sottotilato, riesce solo ad afferrare la parola cesso. Costui con un sguardo disgustato e con il braccio teso ad indicarne la direzione, dice: è in fondo a destra.C'è scritto Signori ma lei non ci faccia caso, entri lo stesso.DALTON RUSSELL.
Tanto Cementano come Moranti farebbero un grande favore a se stessi, agli spettatori come pure alla stessa RAI se si limitassero nel loro mestiere che è quello di cantare, lasciando la parte farsesca degli aspiranti profeti ai soliti politicanti di piantone.
L’unica cosa che certe esibizioni ottengono è di far cambiare canale. Del resto, ormai da molti anni, all’estero il Festival non interessa più a nessuno, lo vedono solo pochi nostalgici emigranti che captano RAI INTERNAZIONALE. Ma probabilmente me, molti fra di noi, dopo 5 minuti, non hanno potuto resistere…
Sono un Italiana che vive negli Stati Uniti da ben 25 anni! Le faccio presente che non vedo il Festival Di Sanremo da una diecina di anni! Mi ha stancata ed e' un programma noioso e deprimente! La RAI INTERNAZIONALE non esiste piu', vediamo gli stessi vostri programmi, hanno eliminato quelli dedicati agli Italiani all'estero data la crisi economica!(Paghiamo $ 250 l'anno per un solo canale!!!)
Le consiglio di informarsi bene prima d'inviare notizie false.
Sono passati i tempi della valigia di cartone! Negli Stati Uniti, ci sono moltissimi Italiani che occupano posti di prestigio!!
Il rispetto umano e' la prima cosa nella democrazia!
Cordiali saluti
Laura Certano