Lorenzo Scandroglio
Secondo Chris Stringer, del Museo di Storia Naturale di Londra, la Gran Bretagna si sarebbe staccata dal continente, diventando unisola, «solo» 300 mila anni fa, in meno di 24 ore, in seguito a unalluvione catastrofica. A questo proposito abbiamo interpellato il geologo Michele Comi, membro del Comitato di Ev-K2 Cnr, per approfondire la questione e tentare di fare chiarezza sul «caso» sollevato dal Sunday Times di ieri.
È possibile che sia stata una catastrofe a determinare in poche ore il distacco della Gran Bretagna?
«Messa in questi termini non me la sento di sottoscrivere tutte le risultanze emerse dallarticolo del Sunday Times. Bisogna vedere leffettiva corrispondenza fra lo studio scientifico e la rappresentazione giornalistica. Mi viene in mente lannosa diatriba ottocentesca tra catastrofisti e attualisti riguardante la creazione della terra. I primi sostenevano che un evento catastrofico e repentino avrebbe fatto il grosso del lavoro di creazione, lasciandoci la terra più o meno come la conosciamo. Gli attualisti ragionavano con la logica della goccia che, lentamente, solca la pietra, cioè ipotizzavano che la terra come la vediamo oggi è il frutto di dinamiche lente, graduali, costanti. Ora, mutatis mutandis, questo studio non cambia nulla riguardo a quella disputa ma qualora fosse vera lipotesi delle 24 ore ridarebbe un ruolo più importante alle dinamiche catastrofiche nel disegnare la morfologia terrestre. Io però non ritengo plausibile che in 24 ore la Gran Bretagna si sia staccata dal Continente».
Perché?
«Intanto lassetto geologico della regione doveva già essere ampiamente consolidato 300.000 anni fa e la Gran Bretagna doveva essere già unisola».
Quindi una notizia da prendere con le molle?
«Ripeto, messa nei termini secondo cui prima avremmo avuto un continente europeo unito allattuale Gran Bretagna e, dopo unalluvione di 24 ore, la Gran Bretagna sarebbe diventata unisola, questo mi pare scientificamente difficile da sostenere. Si può parlare al limite di unalterazione morfologica pesante, questo sì, che avrebbe modificato in modo cospicuo le superfici emerse: un evento con una tale energia da rimodellare con incisività la morfologia della costa secondo ritmi e tempi superiori a quanto non preveda la letteratura scientifica disponibile».
Allora non dobbiamo mandare in pensione la teoria della deriva dei continenti?
«Direi proprio di no. Secondo studi recenti, sembra che linnalzamento delle catene montuose sarebbe stato molto più veloce di quanto non si sia ritenuto finora.
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