Hanno maltrattato due romeni durante un controllo anti accattonaggio. Due agenti della polizia locale di Monza, tra cui un ufficiale, sono stati arrestati e un terzo è stato sospeso per tre mesi dal servizio. Tutti e tre sono uomini appartenenti al Rois, lo speciale reparto operativo interventi speciali che si occupa di abusivi, clandestini e accattoni, voluto espressamente dal comandante Silvio Scotti e dallassessore leghista alla Sicurezza Massimiliano Romeo. Tra i reati contestati, oltre alla violenza privata, cè danneggiamento e rapina.
La vicenda risale a settembre, quando due romeni chiedono a un prete di Cinisello Balsamo di poter sostare sul sagrato della chiesa per chiedere lelemosina. Il sacerdote, incuriosito dal fatto che i due nomadi ogni giorno si sobbarcassero a piedi il tragitto da Monza alla sua parrocchia, chiede spiegazioni. I romeni sono restii, poi raccontano di non potere più stare a Monza perché in più di unoccasione sono stati picchiati dai vigili e si sono visti pure sottrarre il bicchiere dellelemosina. In tutto dieci euro. Gli agenti monzesi avrebbero anche rubato la loro carta didentità e rotto un cellulare per terra per dispetto. Il racconto è dettagliato, ma i due non vogliono avere grane. Il parroco però riesce a convincerli a sporgere denuncia. Lindagine, condotta da Alessandro Gentile e Vincenzo Fiorillo, è minuziosa visto che da un anno a questa parte il comando della Polizia locale di Monza è nellocchio del ciclone per un concorso «taroccato» e altri precedenti episodi di maltrattamento su extracomunitari e italiani. I magistrati trovano riscontri al racconto dei due e giovedì fanno scattare gli arresti per due e la sospensione per il terzo.
«I provvedimenti presi sono stati fatti a ragion veduta grazie ad elementi di prova - ha spiegato Luisa Zanetti, procuratore capo monzese -. Un giudice si è già pronunciato una prima volta a nostro favore accogliendo le richieste fatte dalla Procura. È stata presentata unistanza, in base agli elementi raccolti, di un provvedimento cautelare volto anche a non inquinare le prove».
Gli episodi contestati sono almeno due. Stefano C., lufficiale arrestato e messo agli arresti domiciliari, in passato era già stato condannato in primo grado per maltrattamenti nei confronti di un extracomunitario. «Sono sorpreso e amareggiato - ha detto il sindaco Marco Mariani -.
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