Il Salone del Mobile.Milano torna a mostrare il mondo del design dal 18 al 23 aprile in Fiera Milano e lo fa con un’edizione 2023 con cui scrive una nuova pagina nella storia del “progetto della manifestazione”. Che è innovativo e guarda avanti per ribadire la propria leadership globale, partendo da Euroluce.
“Mancano pochi giorni all’apertura ed effettivamente sarà un Salone del Mobile speciale. Perché si presenta con una nuova proposta espositiva che non è stata pensata per un vezzo estetico o per fare semplicemente qualcosa di diverso rispetto al 2022 ma è frutto di un percorso lungo, avviato dalla presidente Maria Porro e da tutto lo staff di Federlegno Arredo Eventi e dalle aziende della luce per cercare di rispondere alla domanda che tutto il mondo si è posto dopo quello che è successo con il Covid: se cioè occorresse una riflessione sul modo di concepire le fiere” dice Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, recentemente riconfermato alla guida della Federazione fino al 2026, che parla con il Giornale.it di questa edizione 2023, profondamente diversa da quelle del passato.
“È un cambiamento di paradigma partito prima sul versante del digitale con il lancio del nuovo portale che è in continua evoluzione e ci sta dando grandi soddisfazioni perché dà visibilità alla manifestazione tutto l’anno. Poi è stata data risposta alla domanda: “Quale sarà il Salone del futuro?”. Per rispondere, tenendo conto del ritorno in fiera della biennale Euroluce - spiega Feltrin - è partito un processo di ascolto per capire che cosa veramente si aspettano o vorrebbero trovare in fiera sia gli espositori che i visitatori, i buyer e gli stakeholder. Un lavoro realizzato attraverso 2500 interviste a rivenditori, produttori, progettisti, interior e light designer ai quali è stata chiesta la loro idea del Salone del futuro. Ne è venuto fuori un modello molto innovativo che va oltre la tradizionale griglia espositiva e di contenuti che siamo abituati a vedere da sempre, tipica di tutte le fiere a livello mondiale”.
“Così siamo intervenuti sul layout espositivo, con la distribuzione degli stand su un unico piano - aggiunge ancora -. È un percorso che dà la possibilità di vedere tutte le aziende presenti in fiera, con un vantaggio doppio per il visitatore e per l’espositore, perché richiede un terzo del tempo di visita necessario negli anni precedenti. Per ottenere questo risultato sono state effettuate simulazioni comparate fra la griglia tradizionale e quella del nuovo layout e si stima che il visitatore risparmi il 70-75% di tempo”.
“Questo ha consentito di ottimizzare i tempi tecnici dell’esperienza di visita in fiera alla scoperta di aziende e prodotti, facilitando anche gli incontri d’affari. Non solo, l’altra novità è che in questo percorso saranno ospitate cinque mostre tematiche dedicate alla luce, con tagli di approfondimento diversi, creando spunti di ispirazioni attraverso proposte culturali di grande spessore che rimandano immediatamente alla qualità dei prodotti proposti dalle aziende. Offerta culturale e di approfondimento declinata anche da un programma di talk e workshop di assoluto rilievo”.
“L’esperienza fatta con il Supersalone è stata molto importante da questo punto di vista. Ci ha aiutato a capire - prosegue il presidente di FederlegnoArredo - che cosa di quel format unico e innovativo poteva funzionare ed è stato apprezzato dai visitatori. Euroluce sarà una prova generale del cambiamento possibile e, se tutto andrà come pensiamo e speriamo, potrà essere la base per intervenire negli altri Saloni biennali e poi sull’intero sistema espositivo del Salone del Mobile.Milano. È un anno zero ed è molto importante proprio per questo”.
“Sapevamo che questa edizione era delicata e richiedeva qualcosa di profondamente diverso rispetto a quella del 2022 che è stata un successo perché c’era il desiderio di tornare alla normalità, con un mercato in forte ripresa - ragiona Feltrin -, ma non dimentichiamo che il Salone è una delle pochissime fiere che appartiene agli imprenditori del settore e qualche riflessione in più era doverosa”.
"Direi che abbiamo superato l’esame a pieni voti anche perché siamo riusciti a dare alle imprese uno strumento più adatto ai tempi mantenendo una qualità altissima, guardando al futuro. E le aspettative degli espositori sono positive, tanto più che stiamo affrontando una fase, del tutto prevedibile, di rallentamento o meglio di normalizzazione dei mercati. A maggior ragione il Salone rimane la vetrina principale per il made in Italy, riconosciuta in tutto il mondo, fondamentale in particolare per le piccole e medie aziende che hanno la necessità di stare in contatto con mercati in continuo cambiamento e solo nelle fiere hanno questa opportunità e visibilità: è un salto di qualità per crescere a livello internazionale e il Salone del Mobile è la migliore vetrina che si possa avere”.
Un balzo in avanti nel futuro, che si fonda anche sulla continuità e sulla condivisione delle strategie perché, come dicevamo prima, Claudio Feltrin, è stato da poco riconfermato presidente di FederlegnoArredo fino al 2026. “Una riconferma da parte degli associati che mi gratifica anche perché avvenuta con numeri molto ampi, a dimostrazione che la presidenza, con tutto il consiglio di presidenza, ha risposto e sta rispondendo al meglio alle esigenze e alle aspettative delle aziende con il lavoro che è stato svolto a partire dal grande tema della sostenibilità. Ovvio che sia anche una grande responsabilità che porterò avanti con spirito di servizio”.
Il Salone del Mobile.Milano dimostra ancora una volta la capacità delle aziende di guardare avanti, di non fermarsi mai - soprattutto in questa fase di incertezze causate dal mutato scenario geopolitico ed economico internazionale - e richiede una maggiore attenzione verso il settore da parte della politica e del Governo, a partire dal “tema dei dei temi”, la transizione ecologica, su cui FederlegnoArredo è impegnata da anni. “Le aziende devono essere accompagnate in questo complesso passaggio epocale perché possano mantenere la loro competitività sul mercato globale - conclude Claudio Feltrin -. Il processo di transizione richiede molti investimenti che devono essere accompagnati e favoriti dalla semplificazione di normative e regole.
Sui Bonus, ad esempio, chiediamo che vengano determinate regole precise, sgombrando il campo una volta per tutta dalle incertezze, una strategia efficace e di lungo periodo che dia chiarezza al mercato, alle imprese e ai cittadini per poter guardare con fiducia al futuro e alla crescita”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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