Urbinati: "Il visitatore è protagonista a Euroluce"

Il presidente di Assoluce spiega la rivoluzione del concept espositivo della biennale internazionale dell'illuminazione, la più importante novita del Salone del Mobile.Milano che delinea il percorso della fiera del futuro

Urbinati: "Il visitatore è protagonista a Euroluce"

The city of Lights”, è questa l’ispirazione che guida Euroluce 2023, in Fiera Milano dal 18 al 23 aprile con 321 espositori (il 45% esteri), la più importante novità del Salone del Mobile.Milano perché rivoluziona il concept fieristico. “Il visitatore è il vero protagonista di Euroluce. Ha un ruolo centrale che trova la sua espressione nel nuovo format con cui la manifestazione e il Salone si prendono la responsabilità di esplorare e fare proposte innovative per confermare la propria leadership globale - dice Carlo Urbinati, presidente di Assoluce -. Torniamo ad esporre di Fiera dopo 4 anni in cui sono accadute cose inimmaginabili, con la necessità di trovare altri sistemi per mantenere il contatto con i mercati. Come mondo della luce e come associazione abbiamo ragionato su questo attraverso tavoli di lavoro, riflessioni e analisi per capire quale potesse essere la strada giusta da seguire tenendo conto di tutte queste novità e immaginare la fiera del futuro”.

Euroluce

“Euroluce è nata 40 anni fa come costola del Salone del Mobile aprendo il settore anche al mondo che si occupava dell’illuminazione che allora era orientato al design decorativo più che a quello tecnico. Poi, strada facendo, la specializzazione ha preso il posto delle vecchie logiche del progetto e oggi siamo in presenza del fatto che non è più l’architetto quello che decide perché nel frattempo la tecnologia ha preso tutt’altre strade rispetto alla lampadina a incandescenza attorno alla quale tutti lavoravano - spiega Urbinati. Che aggiunge: “Da una quindicina di anni siamo usciti dal mondo dell’elettricità per entrare in quello dell’elettronica che di avere tecnici specializzati. Chi intermedia le esigenze dei progettisti e dei committenti oggi è il light designer, una figura che in Italia non ha nemmeno la dignità del riconoscimento in un albo professionale, mentre in molti altri Paesi è addirittura obbligatoria la sua firma per certificare il lavoro. Questi nuovi professionisti, che fanno da intermediari fra il mondo della proposta e quello della richiesta, non hanno eletto Euroluce come loro manifestazione di riferimento ed era più facile che visitassero fiere estere che avevano preso quella caratterizzazione”.

“Nel frattempo, dopo la pandemia - aggiunge ancora il presidente di Assoluce -, le fiere stanno subendo un cambio di paradigma fondamentale, devono guardare in modo diverso al futuro perché le aziende hanno dovuto imparare a mantenere i contatti con il mercato in un modo diverso, concentrando in un periodo più breve una serie di cambiamenti che sarebbero stati raggiunti in tempi molto più lunghi. La fiera da questo punto di vista non è più l’unico modo per ottenere informazioni, conoscere prodotti e aziende. Queste due tendenze ci hanno portato a fare proposte, individuare problemi, immaginare il futuro e da questo punto di vista Maria Porro, nel suo ruolo di presidente del Salone del Mobile.Milano, ha manifestato la volontà di assecondare le nostre necessità e richieste. Abbiamo avuto la sua massima attenzione e disponibilità che ha portato delineare il nuovo layout di Euroluce 2023”. Ragionamento sul fatto che gli espositori devono uscire dal ruolo storicamente riconosciuto di “cliente” perché in realtà il cliente vero è il visitatore. “È un cambio di visione. Se riusciremo ad attrarre le tipologie di visitatori di qualità che servono a rendere di successo l’esperienza di una fiera, allora gli espositori continueranno a investire”.

La centralità del visitatore è il vero cambio di paradigma che “ha determinato l’assegnazione del progetto del layout allo studio Lombardini 22 per la capacità di ribaltare il vecchio schema di distribuzione degli spazi espostivi e degli stand. Il nuovo format è l’effetto di questa visione e noi speriamo che risponda il meglio possibile alle esigenze che abbiamoo individuato. È l’analisi che fa la differenza. Non dimentichiamo anche che il Salone del Mobile non è solo la manifestazione leader nel mondo del design e dell’arredo ma anche l’unica manifestazione di proprietà, per quanto indiretta, dei suoi imprenditori. FederlegnoArredo attraverso la sua parte operativa, Federlegno Arredo Eventi, realizza il Salone e questo cambio di paradigma lo poteva fare solo una struttura come il Salone”.

Euroluce 2023 manifesto abbecedario

Il percorso semplicato di “The city of Lights”, un tracciato urbano ad anello nella "Città delle Luci", consente ai visitatori di vedere in minor tempo rispetto al passato tutti gli espositori - prodotti, tecnologie, applicazioni, effetti negli ambienti, progetti - ma offre anche nuove esperienza e approfondimenti con l’allestimento di una inedita componente culturale multidisciplinare diffusa nei quattro padiglioni della biennale che spaziano dall’architettura alla fotografia all’arte con mostre, talk, installazioni site-specific “dove si può staccare la spina e farsi prendere da un altro tipo di visioni e atmosfere che hanno a che fare con la luce, mentre i talks sono un’occasione unica per ascoltare, approfondire, partecipare. Al visitatore offriremo molto di più, una piattaforma di business coinvolgente, contemporanea perché dopo la sua esperienza di visita deve essere diverso da come è entrato in fiera”.

E se pensiamo al “valore”, Euroluce mette al centro anche la sostenibilità, non solo del format espositivo ma anche de prodotti.

“Il mondo della luce da 12 anni è il settore che ha fatto largamente più strada sul tema della sostenibilità - conclude Carlo Urbinati - anche sulla spinta delle normative europee. E questo è un altro tema che proviamo a valorizzare perché è stato colto il passaggio all’elettronica ci offre l’opportunità di fare impianti che riescono a ridurre i consumi e dimezzare i costi di esercizio”.

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