L'allarme è stato lanciato, in America, dagli stessi esperti di Intelligenza artificiale, i quali hanno avvertito l'umanità, in una dichiarazione pubblica, del «rischio di estinzione a causa dell'Ia». Il dibattito, già acceso da tempo, sui pericoli delle nuove tecnologie, ha ripreso vigore sui media Usa e, in particolare, la rivista Time ha dedicato all'argomento un numero speciale intitolato The End of Humanity - How Real Is the Risk?. La questione è posta in termini darwiniani, ovvero: nella infinita lotta per la sopravvivenza del più adatto, non è che l'umanità finirà per essere scavalcata proprio da una sua creatura, quell'Intelligenza artificiale che tanto spazio sta guadagnando nelle nostre vite, al punto che sembra non riusciremo più a farne a meno? In particolare, in uno degli articoli si sottolinea il legame sempre più stretto che si è stabilito fra Ia e grandi aziende: non sono più soltanto i lavori notoriamente realizzati meglio dai robot o dai computer a essere loro affidati (con la perdita di posti di lavoro di cui ben conosciamo gli effetti), ma anche i vertici manageriali vengono a mano a mano rimpiazzati da efficientissime Ia, che riescono a svolgere quelle funzioni (quasi) alla perfezione. E, dal comando delle grandi imprese a quello del mondo, il passo sembra breve...
Per approfondire la questione, abbiamo rivolto alcune domande a una serie di studiosi. Innanzitutto, volevamo capire se le leggi darwiniane dell'evoluzione si possano davvero applicare anche alle macchine, e non solo alla vita biologica; poi, se nella selezione del più adatto siamo destinati a essere superati proprio dall'Ia o dai robot e, eventualmente, a estinguerci a causa di essi. Ci hanno risposto biologi evoluzionisti come Telmo Pievani (docente di Filosofia delle scienze biologiche all'Università di Padova e autore di numerosi saggi sull'evoluzione) e Giorgio Manzi (paleoantropologo alla Sapienza e studioso dell'evoluzione umana); il neurologo e neurofisiologo Simone Rossi, dell'Università di Siena, e Riccardo Manzotti, docente di Artificial Intelligence allo Iulm, che insieme hanno appena scritto un libro sull'intelligenza artificiale.
Abbiamo infine raccolto i pareri di due studiosi di fama internazionale come Eva Jablonka, teorica dell'evoluzione e genetista, docente all'Istituto Cohn dell'Università di Tel Aviv, che da anni studia il sorgere della coscienza, e Paolo Dario, uno dei padri della robotica mondiale, professore emerito all'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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