Omega-3 e cancro alla prostata: così rallenta la progressione della malattia

Un recente studio restituisce speranza ai pazienti affetti dalla terribile patologia. Con questa dieta si rallenta la malattia

Omega-3 e cancro alla prostata: così rallenta la progressione della malattia
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Nella lotta contro il cancro alla prostata un valido alleato può essere trovato nell'alimentazione. Un buon consumo di alimenti ricchi di omega-3, infatti, può rallentare la crescita delle cellule tumorali. A dirlo è uno studio dell'UCLA Health Jonsson Comprehensive Cancer Center di Los Angeles, che ha dimostrato gli incredibili effetti benefici di questi acidi grassi.

Il cancro alla prostata

Questo tumore di interesse unicamente maschile si origina dalle cellule che si trovano all'interno della ghiandola. Nel 2020 sono stati diagnosticati 36.074 nuovi casi a livello nazionale. Fortunatamente, malgrado abbia elevata incidenza, questo tumore ha un basso rischio di esito infausto. E sempre nell'anno 2020 si è addirittura rilavato un calo di mortalità del -15,6%.

Questo tumore è poco comune sotto i 40 anni. Di solito insorge tra i 50 e i 65 anni. Pare anche che segua una certa familiarità: chi ha avuto consaguinei malati di cancro alla prostata è più soggetto ad ammalarsi. La malattia alle fasi iniziali non dà sintomi, ma è possibile diagnosticarla tempestivamente sottoponendosi a visite di controllo, che prevedono l'esplorazione rettale e il controllo del PSA tramite esami del sangue.

Il ruolo dell'omega-3

Secondo lo studio condotto dai ricercatori dell'UCLA Health Jonsson Comprehensive Cancer Center, e pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, ha dimostrato come intervenire con una dieta specifica possa ridurre la crescita delle cellule tumorali. Una dieta a base di pochi grassi omega-6 ma ricca di acidi grassi omega-3 rallenta il tasso di crescita delle cellule cancerose. La dieta deve integrarsi con olio di pesce, e perché sia efficace deve essere seguita quando il tumore è in fase iniziale.

"Questo è un passo importante verso la comprensione di come la dieta possa potenzialmente influenzare gli esiti del cancro alla prostata", ha spiegato il professor William Aronson, docente di urologia alla David Geffen School of Medicine dell'UCLA, come riportato sul resoconto pubblicato sul sito del centro. "Molti uomini sono interessati ai cambiamenti dello stile di vita, compresa la dieta, per aiutare a gestire il loro cancro e prevenire la progressione della loro malattia. I nostri risultati suggeriscono che qualcosa di semplice come regolare la dieta potrebbe potenzialmente rallentare la crescita del cancro ed estendere il tempo prima che siano necessari interventi più aggressivi", ha aggiunto.

I ricercatori hanno effettuato un studio, chiamato CAPFISH-3, in cui si sono concentrati su 100 uomini a basso o a medio rischio di cancro alla prostata. Ai partecipanti è stato chiesto di seguire per un anno una specifica dieta a basa di omega-3 e a basso consumo di omega-6, con integratori di olio di pesce. Per controllare lo sviluppo di eventuali cellule tumorali, gli studiosi hanno monitorato i cambiamenti di un biomarcatore, indice Ki-67, che indica quanto velocemente si stanno moltiplicando le cellule cancerose.

Lo studio ha dimostrato che una dieta povera di omega-6, ma ricca di omega-3 comporta una diminuzione del 15% dell'indice Ki-67.

Cosa mangiare e cosa evitare

Come intervenire, dunque, sulla dieta? Alimenti ricchi di omega-3 sono il pesce azzurro, come il salmone, lo sgombro e le sardine. Ottimi anche i semi di lino e di chia, così come le noci.

Si può inoltre assumere un integratore a base di olio di pesce.

Sarebbero invece da evitare i cibi fritti e confezionati, e andrebbe limitata la maionese, così come tanti altri alimenti processati. Al posto di salse e condimenti vari, è raccomandato l'olio d'oliva.

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