![San Valentino, è caccia ai cibi afrodisiaci: cosa dice la scienza](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/14/1739533569-table-setting-791148-1280.jpg?_=1739533569)
Dalle ostriche al vino, dal cioccolato al peperoncino oggi, nella giornata degli innamorati, è caccia ai cibi considerati afrodisiaci quelli che secondo la tradizione popolare, ma non per la scienza, favorirebbero il "benessere" sotto le lenzuola.
Cosa c'è di vero?
"La credenza che esistano cibi afrodisiaci è antichissima e presente in ogni cultura, ma attualmente sono numerose le evidenze scientifiche che lo smentiscono", spiegano alcuni esperti del sito 'Dottore, ma è vero che...?', il team anti-fake news della Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei medici. Questo ovviamente non significa che in questo giorno le spezie, i crostacei o i frutti esotici vadano evitati; "ma è bene non aspettarsi miracoli - precisano i medici perché - Qualsiasi riferimento a proprietà afrodisiache di cibi o piante è pressoché infondato oppure basato su associazioni teoriche, senza reali prove".
Cosa dovrebbero fare
"Se esistesse davvero un alimento afrodisiaco, dovrebbe produrre effetti ben precisi. - spiegano ancora -Aumento della vasodilatazione per favorire un maggiore afflusso di sangue ai tessuti, in particolare agli organi coinvolti nella risposta sessuale; stimolazione della sensibilità, sia psicologicamente sia a livello fisico; influenza ormonale per interagire con le funzioni che regolano il desiderio e il piacere; risposta immediata affinché l'azione, anche rapida, avvenga con una singola assunzione". I medici aggiungono poi: "Risultati del genere sono talvolta ottenibili con una terapia farmacologica o con la psicoterapia, purtroppo non con la cucina".
I cibi (considerati) afrodisiaci
Gli esperti medici ed endocrinologi del sito passano in rassegna i cosiddetti cibi "amici dell'amore", a cominciare dal cioccolato. " "Il cacao - ricordano - tende ad aumentare i livelli di ormoni che, come la serotonina e la feniletilammina, aumentano la percezione del piacere e della soddisfazione. In poche parole, sollevano l'umore. Per confermare una risposta di questo tipo, però, occorrerebbe mangiarne in quantità poco salutari. Si è anche tentato di confermare le proprietà vasodilatatrici del cioccolato (che aiuterebbero le funzioni sessuali maschili), ma non si sono riscontrati effetti diretti sul desiderio, quindi afrodisiaci".
• Il peperoncino. Neanche lui che dovrebbe essere uno dei re dei cibi afrodisiaci sembra che mantenga ciò che promette: "Alcuni nutrienti, composti chimici, minerali possiedono effettivamente proprietà stimolanti. Un assaggio occasionale e in piccole quantità, però, non produce effetti importanti". È proprio il caso del peperoncino perché contiene la capsaicina. "Questo principio attivo, che conferisce il sapore piccante, è stato ampiamente studiato in farmacologia per i suoi effetti antinfiammatori, digestivi, analgesici. Sull'efficacia di tali proprietà, che" in ogni caso "nulla hanno a che vedere con le prestazioni sessuali, mancano al momento prove solide e, comunque, la capsaicina non è priva di effetti collaterali - ricordano aggiungendo - Abbondare con il peperoncino a cena, o scegliere una portata a base di curry, potrebbe essere rischioso per chi soffre di disturbi gastrointestinali".
• Ginseng. Stesso discorso del peperoncino vale anche per il ginseng, Questo estratto, di origine orientale, così come il ginkgo, è spesso presente in integratori che promettono energia e stimolazione fisica. "Si potrebbe obiettare che sono pur sempre prodotti naturali, ma in realtà si tratta di prodotti commercializzati senza controlli sanitari o sperimentazione sull'uomo - affermano gli esperti - Talvolta la composizione degli integratori non è nota: si evidenzia l'origine naturale, ma potrebbero contenere anche ingredienti tossici o principi attivi pericolosi se assunti senza controllo medico.
Ultimamente poi si sta diffondendo la "maca" un estratto del ginseng utilizzato in America del Sud per rinforzare le funzioni sessuali e riproduttive della donna. Sebbene sia acquistabile liberamente, non esistono autorizzazioni da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), a differenza di altri prodotti simili".
• Altro cibo considerato afrodisiaco le ostriche: "Alcuni studi hanno tentato di spiegare il potere stimolante delle ostriche citando lo zinco, che stimolerebbe i livelli di testosterone, l'ormone maschile che regola la produzione degli spermatozoi. Non ci sono, però, evidenze scientifiche sul collegamento tra ostriche e miglioramento delle funzioni dell'uomo. Sono annoverate tra i cibi afrodisiaci soprattutto perché si consumano in occasioni speciali, in quanto care e percepite come esclusive, e per la loro forma che sembra rifarsi ai genitali femminili. Per lo stesso motivo si tirano in ballo i fichi, le banane o le fragole, il cui aspetto e il colore ricordano un cuore".
L'alcol
"Si potrebbe pensare che un calice di vino o un cocktail abbiano poteri afrodisiaci, ma non è così - smentisce ancora una volta la scienza - Gli alcolici sembrano facilitare il rilassamento e la riduzione dell'ansia, ma l'effetto reale è esattamente opposto. Quando nel sangue aumenta la concentrazione di alcol le funzioni dell'organismo, comprese quelle legate alla sfera sessuale, si deprimono.
Questo effetto peggiora nel caso di abuso cronico di alcolici, e ciò vale anche per le droghe come cannabis e cocaina. Per queste ultime, le possibili conseguenze vanno anche oltre come la disfunzione erettile e l'eiaculazione precoce, dunque nulla di afrodisiaco".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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