Spunta il caccia di nuova generazione: cosa c'è dietro il Projekt Diabolo

Si chiama "Projekt Diabolo" il concept tedesco per un caccia di nuova generazione tutto sviluppato in Germania

Spunta il caccia di nuova generazione: cosa c'è dietro il Projekt Diabolo

Il centro aerospaziale tedesco, o Dlr (Deutsches Zentrum für Luft und Raumfart), ha presentato un nuovo concept per un caccia di nuova generazione denominato “Projekt Diabolo”. Si tratta, chiaramente, di un progetto esclusivamente sulla carta, ma risulta interessante perché esplicita i requisiti di sistema tedeschi per un nuovo cacciabombardiere multiruolo e rappresenta gli sforzi tecnologici tedeschi per i velivoli di ultima generazione. Il nuovo caccia, infatti, secondo l'istituto aeronautico tedesco si pone nella stessa classe di dimensioni dell'F-22 e del russo Su-57, facendo ricorso alle stesse soluzioni di alloggiamento per l'armamento in baie interne.

Il progetto “Diabolo” è per un aereo da caccia moderno, altamente agile e di nuova generazione a lungo raggio. Lo studio di progettazione si basa sui requisiti determinati in coordinamento con il ministero della Difesa di Berlino per un futuro aereo da combattimento made in Germany.

Lo scopo è quello di sviluppare tecnologie e processi per la progettazione di configurazioni di aerei da combattimento di prossima generazione altamente agili, e l'attenzione si è concentrata sulla progettazione di un generico Future Fighter Demonstrator (Dlr-FFD), che ha lo scopo di colmare le lacune tecnologiche e dimostrare le capacità di progettazione e valutazione delle procedure e dei processi.

La prospettiva di medio/lungo termine è quella di stabilire in Germania capacità di progettazione e analisi nel campo dell'aerodinamica, propulsione, progettazione strutturale e ricerche aerodinamiche per i caccia di ultima generazione, che come sappiamo mancano all'industria tedesca non avendo partecipato al programma internazionale Jsf (Joint Strike Fighter) che ha portato all'F-35, al contrario dell'Italia o del Regno Unito.

Vediamo allora le caratteristiche di massima del nuovo caccia pensato dal Dlr: apertura alare di 15 metri, peso massimo al decollo di 35 tonnellate con 8 tonnellate di carico utile, autonomia di 1100 miglia (poco più di 2mila chilometri), velocità massima di Mach 1.8, quota di tangenza massima di 50mila piedi (15mila metri), carico alare di 422 Kg/m2, rapporto spinta/peso 0,82 (a secco) e di 1,32 con postcombustione, due motori da 145 kN di spinta a secco e 227 kN con postbruciatore.

Il Dlr afferma che nell'ambito della ricerca sulla tecnologia per aerei da combattimento, il “Diabolo”, finanziato dal Ministero, svilupperà tecnologie e processi per la progettazione di una configurazione di aerei da combattimento di prossima generazione. Verrà considerato l’intero spettro delle configurazioni del velivolo, ovvero con e senza equipaggio (l'istituto chiama queste ultime “semiautonome”). Lo spettro tecnologico di ricerca spazia dall'aerodinamica (struttura e aeroelasticità) alla progettazione dei sistemi di bordo, dalla progettazione di un nuovo concetto per il controllo in volo alle tecnologie e alla progettazione di un nuovo tipo di propulsione (DLR-FFE+ - Future Fighter Engine) nonché alla determinazione di radar, sistema a infrarossi e proprietà della firma acustica.

Il Dlr-FFD si basa su una configurazione ad ala a delta composito con bordo d'attacco “spezzato”: 45° (Levcon – Leading Edge Vortex Control), 70° (slat) e 45° (ali). Le superfici di controllo comprendono, oltre ai Levcon, elevoni sul bordo d'uscita dell'ala, stabilizzatori orizzontali interamente mobili e stabilizzatori verticali a forma di V con timoni.

Dal punto di vista politico è molto interessante che il ministero della Difesa tedesco abbia finanziato il progetto di questo concept per un caccia di nuova generazione: la Germania ha determinato da tempo la necessità di adeguarsi al nuovo panorama aeronautico dove la “quinta generazione” (che in alcuni casi è invece 4++) è ormai stabilmente diffusa, anche in Paesi che non hanno propriamente una lunga e prestigiosa tradizione costruttiva come la Corea del Sud, col suo Kf-21 “Boramae” che si avvia di gran carriera alla produzione in serie, senza dimenticare la Turchia che ha effettuato il roll-out del Tf-X “Kaan”.

Soprattutto la strada intrapresa dal Dlr in accordo col Ministero della Difesa di Berlino è un chiaro segnale politico che vuole dimostrare che la Germania è in grado di “fare da sé”. Un messaggio rivolto quasi sicuramente alla Francia, che è partner insieme ai tedeschi (e agli spagnoli) nel programma per il caccia di nuova generazione Scaf (Système de Combat Aérien du Futur), che attualmente continua a subire ritardi dovuti alla difficoltà di accordo sulla ripartizione del lavoro e sull'assegnazione dei brevetti tra Parigi e Berlino.

La stessa dinamica si era già vista col nuovo carro armato Mgcs, anch'esso di progettazione franco-tedesca, ma recentemente sembra che si sia giunti a una svolta che porterà alla nascita dell'Mbt (Main Battle Tank) per i maggiori eserciti europei, dato che è prevista anche la partecipazione italiana.

Curiosamente, ma forse nemmeno troppo, la Germania a fronte dell'impasse sull'Mgcs, ha progettato un nuovo carro che incorpora molte delle tecnologie del progetto franco-tedesco: il Kf-51 “Panther”, che ha attirato l'interesse dell'Ungheria.

Forse proprio questa mossa è servita a trovare l'accordo tra Parigi e Berlino sull'Mgcs, pertanto è ragionevole supporre che il progetto “Diabolo”, se arriverà mai a un dimostratore tecnologico, potrebbe avere la stessa finalità di mettere pressione sul partner d'oltralpe, che si è sempre dimostrato riluttante a cedere su requisiti di sistema, brevetti e ripartizione del lavoro.

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