Il duplice obiettivo è chiaro: ridurre il gap militare con la Cina nella regione nell'Indo-Pacifico e avere mezzi avanzati nel caso in cui le crescenti tensioni asiatiche dovessero sfociare in una qualche forma di conflitto. Gli Stati Uniti attendono di capire le decisioni del Pentagono in merito al completamento del programma F-22 Raptor. Il segretario uscente dell'aeronautica militare statunitense, Frank Kendall, ha intanto delineato due alternative alla costruzione di una nuova e costosissima piattaforma di caccia stealth di ultima generazione per tenere il passo con Pechino nella corsa alla superiorità aerea.
Il dubbio degli Usa
Nel corso di un intervento presso il Centre for Strategic and International Studies, Kendall ha dichiarato che la prossima amministrazione statunitense dovrà decidere se completare la progettazione della piattaforma Next Generation Air Dominance (NGAD) in sostituzione del pluridecennale F-22 Raptor e avviarne la produzione. Se così fosse, gli Stati Uniti dovrebbero aggiungere più di 20 miliardi di dollari al bilancio del progetto solo per coprire la ricerca e lo sviluppo. L'altra opzione per costruire un valido sostituto dell'F-22 coincide con la creazione di un successore dell'F-35.
Gli Stati Uniti potrebbero anche fare più affidamento su attacchi missilistici a lungo raggio "relativamente poco costosi", ha proseguito Kendall, "ma ci sono altre priorità che dobbiamo davvero finanziare prima, quindi questa decisione in ultima analisi dipenderà dal fatto che ci siano abbastanza soldi nel bilancio per acquistare tutte le altre cose di cui abbiamo bisogno e se NGAD sia la cosa giusta da acquistare". Kendall, che lascerà il suo incarico dopo quattro anni, ha aggiunto che l'aeronautica militare potrebbe permettersi solo una piccola parte del NGAD, anche se decidesse di andare avanti.
Il gap con la Cina
Sul fronte geopolitico e militare, Kendall ha affermato che la Cina è un potenziale avversario "dotato di risorse adeguate e di una tecnologia sofisticata". Nel rapporto sul "Dipartimento dell'Aeronautica Militare nel 2050" da lui stesso presentato, inoltre, si legge che la "sfida del ritmo" posta agli Usa da Pechino chiama in causa l'urgenza per Washington di sviluppare una forza spaziale molto più "efficiente, resiliente e integrata". La valutazione di Kendall arriva solo poche settimane dopo che la Cina ha mostrato al mondo due caccia di sesta generazione: un J-36 stealth a lungo raggio e un J-50 più piccolo, probabilmente imbarcato su portaerei.
"Non possono esserci ulteriori ritardi, altrimenti gli Stati Uniti rischieranno di cedere il passo alla Cina, e gli Stati Uniti non accetteranno una cosa del genere", ha spiegato Malcolm Davis, analista senior della difesa presso l'Australian Strategic Policy Institute. Davis ha affermato che la nuova amministrazione Trump "non dovrebbe impiegare troppo tempo" per prendere una decisione sul futuro dell'NGAD.
L'anno scorso gli Stati Uniti hanno presentato il primo bombardiere di sesta generazione al mondo, il B-21, e hanno investito nello sviluppo di armi ipersoniche a lungo raggio. Ma il tempo stringe e la Cina è sempre più temibile, soprattutto nell'Indo-Pacifico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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