"Volevano assassinarlo". Sventato il piano degli 007 russi contro il produttore d'armi della Rheinmetall

Nelle ultime ore è emersa una clamorosa indiscrezione in merito ad un presunto piano attuato dal Cremlino per uccidere l'amministratore delegato di un'importante azienda tedesca di armamenti

"Volevano assassinarlo". Sventato il piano degli 007 russi contro il produttore d'armi della Rheinmetall
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La Germania è nel mirino della Russia. Nelle ultime ore è emersa una clamorosa indiscrezione in merito ad un presunto piano attuato dal Cremlino per uccidere l'amministratore delegato di un'importante azienda tedesca di armamenti, produttrice di proiettili di artiglieria e di mezzi militari per l'Ucraina. L'episodio in questione risalirebbe ai mesi scorsi e sarebbe stato ricostruito dall'intelligence Usa. La notizia è stata riportata dalla Cnn, che ha citato fonti ufficiali americane e occidentali. Pare che la singola vicenda facesse parte di un complotto ben più grande, ordito da Mosca, per assassinare i ceo delle aziende europee sostenitrici dello sforzo bellico di Kiev. In ogni caso, il piano più prossimo all'esecuzione sarebbe stato quello per uccidere Armin Papperger, il ceo di Rheinmetall, il maggiore produttore tedesco dei fondamentali proiettili di artiglieria da 155 mm che sono diventati l’arma decisiva nella dura guerra di logoramento dell’Ucraina.

Il piano russo contro le aziende di armamenti occidentali

In base alla ricostruzione dei fatti, non appena gli americani sono venuti a conoscenza delle presunte intenzioni russe avrebbero subito informato la Germania, i cui servizi di sicurezza sarebbero stati in grado di proteggere Papperger e sventare il complotto. Un funzionario governativo tedesco di alto livello ha confermato che Berlino è stata avvertita dagli Stati Uniti. A dire il vero, per più di sei mesi la Russia avrebbe condotto una campagna di sabotaggio in tutta Europa, in gran parte per procura. Avrebbe reclutato dilettanti locali per compiere attacchi incendiari ai magazzini collegati alla spedizione di armi per l'Ucraina e piccoli atti di vandalismo. L'obiettivo era sempre lo stesso: ostacolare il flusso di armi occidentali dirette verso l'Ucraina e indebolire così il sostegno a Kiev.

Le stesse informazioni di intelligence occidentali suggerivano inoltre che la Russia fosse disposta ad assassinare cittadini privati. Da questo punto di vista, Papperger era un bersaglio ovvio: la sua azienda, Rheinmetall, è il più grande e famoso produttore tedesco di proiettili d'artiglieria da 155 mm che sono diventati l'arma decisiva nella guerra di logoramento dell'Ucraina. L'azienda aprirà uno stabilimento di veicoli blindati all'interno dell'Ucraina nelle prossime settimane: questo, ha spiegato una fonte vicina all'intelligence Usa, sarebbe profondamente preoccupante per la Russia.

I sabotaggi del Cremlino

I complotti denunciati dagli 007 occidentali giustificano gli avvertimenti sempre più stridenti dei funzionari della Nato in merito ad una grave campagna di sabotaggio russa che potrebbe addirittura sfociare in un conflitto armato in Europa orientale. "Stiamo assistendo a sabotaggi, stiamo assistendo a complotti di assassinio, stiamo assistendo a incendi dolosi. Stiamo assistendo a cose che hanno un costo in vite umane", ha detto un alto funzionario della Nato. "Credo fermamente che stiamo assistendo a una campagna di attività di sabotaggio segrete da parte della Russia che hanno conseguenze strategiche", ha aggiunto.

Il Consiglio per la sicurezza nazionale ha rifiutato di commentare l'esistenza del complotto russo e l'avvertimento degli Stati Uniti alla Germania. Tuttavia, la portavoce del NSC Adrienne Watson ha affermato: "La campagna di sovversione sempre più intensa della Russia è qualcosa che stiamo prendendo estremamente sul serio e su cui ci siamo concentrati intensamente negli ultimi mesi".

A proposito della Germania, il viceministro degli Esteri del Cremlino, Sergei Ryabkov, ha dichiarato che Mosca reagirà militarmente nel caso in cui l'Alleanza atlantica dovesse effettivamente autorizzare il dispiegamento di missili a lungo raggio Usa sul territorio

tedesco, secondo quanto deciso in occasione dell'ultimo vertice Nato tenutosi a Washington. "Senza nervi, senza emozioni, svilupperemo, prima di tutto, una risposta militare alla nuova minaccia", ha tuonato Ryabkov.

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