La Digos indaga su Genoa-Bari: «C’era chi buttava neve in campo»

GenovaIl campionato è fermo, scendono in campo le polemiche. Anzi, le denunce: le hanno presentate alla Digos che ha aperto un’indagine - per ora contro ignoti - l’assessore del Comune Stefano Anzalone e la società, di proprietà comunale, Sportingenova che gestisce lo stadio Luigi Ferraris di Marassi. È qui che domenica scorsa dovevano giocarsi i tre punti i grifoni del Genoa e i galletti del Bari, ma un’improvvisa gelata - i meteorologi l’hanno definita: «gelicidio» - ha reso impraticabili gli spalti e le vie d’accesso. Tanto che il Gos - Gruppo operativo sicurezza - ha deciso il rinvio dell’incontro, in aperto contrasto con l’amministrazione comunale e lo stesso assessore che insistevano per la disputa della gara.
Le tensioni si sono riaccese nelle ultime ore, quando Anzalone - 46 anni, una carriera nella Polizia di Stato, dove è arrivato al ruolo di sovrintendente, già iscritto alla Margherita, poi confluito in Idv appena prima di entrare nella giunta di sinistra guidata da Marta Vincenzi - ha scrutato i filmati delle telecamere dello stadio e si è accorto... Be’, lui stesso racconta: «Nelle immagini del sabato precedente la partita, si vedono quattro o cinque persone che spalano neve da bordo campo e la buttano sul terreno di gioco. Non basta: la sera stessa uno sconosciuto ha telefonato a Sportingenova annunciando che Genoa-Bari non si sarebbe giocata comunque. E abbiamo anche trovato un lucchetto dei cancelli del Ferraris tranciato. Se non è boicottaggio questo!».

Insomma: da buon assessore e da rigoroso dipietrista, Anzalone non fa molta differenza fra indizi e prove e vuole vederci chiaro. E denuncia. Anche se rossoblù e biancorossi non hanno giocato per il ghiaccio in tribuna, e non per la neve sul prato. Che, quella domenica, s’è sciolta proprio come neve al sole.

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