Scandalo Pedofilia, ecco chi è monsignor Viganò che accusa il Papa

L’ex nunzio apostolico, che aveva innescato Vatileaks, ha svelato gli intrighi dello "scandalo McCarrick". Il cardinal Burke dice: "Il Papa chiarisca la sua posizione"

Scandalo Pedofilia, ecco chi è monsignor Viganò che accusa il Papa

Ha fatto il giro del mondo la richiesta, dell’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò, di dimissioni di Papa Francesco. Le parole di monsignor Viganò sono state riportate da numerose agenzie di informazione e da centinaia di siti web. Viganò, che ha innescato lo scandalo Vatileaks, attraverso una dettagliata lettera di 11 pagine ha svelato gli intrighi del cosiddetto "scandalo McCarrick" (il cardinale Usa che è stato costretto alle dimissioni dal Collegio cardinalizio, il 28 luglio scorso, dopo che sono emerse una serie di accuse di cattiva condotta sessuale), ha accusato il Papa regnante di aver coperto questi crimini ("Francesco sapeva. Si dimetta", ha dichiarato, accusando Papa Francesco di aver ignorato gli abusi sessuali di McCarrick, dal giugno del 2013 in poi, cioè quando lui stesso ne avrebbe parlato con il Pontefice). Poi ha tirato in ballo gli ostacoli frapposti dai cardinali Bertone e Sodano (due ex Segretari di Stato del Vaticano) affinché non emergessero le vicende legate a McCarrick e ha descritto le connivenze e gli interessi di alcuni alti prelati americani (Cupich di Chicago e Tobin di Newark) con lo stesso McCarrick.

Ma chi è il settantasettenne Carlo Maria Viganò? Lombardo di Varese, ordinato sacerdote negli anni turbolenti del ’68 (il 24 marzo 1968), Viganò entrò presto nel servizio diplomatico della Santa Sede. A partire dal 1973 lavorò alle missioni diplomatiche papali in Iraq e in Gran Bretagna e, dal 1978 al 1989, ricoprì incarichi presso la Segreteria di Stato. Viganò è stato consacrato vescovo da San Giovanni Paolo II il 26 aprile 1992. Da neo vescovo divenne Nunzio Apostolico in Nigeria dal 1992 al 1998. Dopo l’esperienza africana Viganò divenne Ufficiale della Segreteria di Stato (dal 1998 al 2009) per poi diventare Segretario Generale del Governatorato della Città del Vaticano (dal 16 luglio 2009 al 2011). Quest’ultima carica romana, che gestì ottenendo brillanti risultati sul fronte del bilancio del Governatorato, lo mise nelle condizioni di crearsi dei nemici curiali di spicco, ma anche qualche amico.

Per questo motivo Viganò, dopo essersi lamentato della corruzione che serpeggierebbe tra alcuni prelati che gestiscono le finanze vaticane, ed aver svelato una campagna di diffamazione nei suoi confronti, subì il cosiddetto "promoveatur ut amoveatur", vale a dire la promozione affinché potesse essere rimosso dal Governatorato, dopo che due sue lettere (del 27 marzo e l’8 maggio 2011) avevano fatto infuriare alcune berrette del Governatorato della Città del Vaticano. Infatti venne nominato presso la prestigiosissima nunziatura negli Stati Uniti d’America, in qualità di nunzio apostolico, dove operò dal 19 ottobre 2011 al 12 aprile 2016, divenendo il quattordicesimo rappresentante pontificio negli Stati Uniti dalla creazione del posto nel 1893.

Compiuti i 75 anni, come previsto dal Codice di Diritto Canonico, Viganò ha rassegnato le sue dimissioni, che papa Francesco ha accettato, nominando l'arcivescovo Christophe Pierre come nuovo nunzio negli Stati Uniti. Arriviamo così al giugno scorso, quando è stato rivelato che McCarrick ha abusato di un seminarista minorenne e di più adulti.

Questo, in attesa dei risultati di un processo canonico, ha portato Papa Francesco a rimuovere McCarrick dal cardinalato e ad altre conseguenze accessorie (gli è stato proibito di lasciare il seminario dove risiedeva e di celebrare la messa in pubblico).

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