Stefano Vladovich
Code chilometriche sulle strade del mare, spiagge affollate allinverosimile, multe a raffica, caos e incidenti. Sarà stato il caldo opprimente in città o le ferie posticipate alla settimana di Ferragosto, di fatto il maxi esodo di fine luglio non ha scongiurato lassalto allarenile preferito dai romani. Non solo. Da Fregene a Santa Marinella, dal Lido dei Pini a Torre Astura ogni fazzoletto di sabbia era occupato dagli «irriducibili della tintarella». E a Fregene, la «Perla del Tirreno», nonostante il divieto di balneazione esteso su un lungo tratto di costa, a migliaia si sono contesi lettino e ombrellone. Stessa storia per le altre località a sud e a nord della Capitale. Insomma, tutto esaurito su ogni spiaggia libera e stabilimento attrezzato. E dalla Rotonda della Cristoforo Colombo alle dune di Capocotta via Litoranea in tilt per ore.
SEGUE A PAGINA 30
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