«È una donna tenace e di grande moralità»

Non ci vuole molto a capire che il suo appoggio alla signora Moratti ha la filigrana della simpatia e la levità della sua arte di ballerina. Luciana Savignano, doppiamente milanese, di nascita e come allieva della Scala, non ha avuto dubbi nell’inserire il suo nome nell’elenco del comitato promotore.
Signora, è una simpatia di area o personale?
«Non sono di nessuna area. Mi piacciono le persone capaci, di qualsiasi colore siano, in grado di darsi un obbiettivo e di raggiungerlo. La Moratti è una di queste, la stimo e la appoggio».
Il fatto che si presenti in una lista civica potrà aiutarla ad avere maggiori consensi?
«Penso di sì. Ma non mi faccia entrare in politica, per me è un campo minato. Vado d’istinto e credo sia la persona giusta».
Qualcuno ha già definito la Moratti una manager di condominio.
«Non sono d’accordo. Non ha niente a che fare con i condomini».
La qualità più evidente della signora Letizia?
«La dirittura morale, un grande pregio. E, come dicevo, la tenacia di andare fino in fondo alle cose in cui crede. Indipendentemente dalle avversità».
È importante che sia milanese, che sia donna?
«Caspita, è molto importante. Milano ha veramente bisogno di persone importanti, di milanesi doc».
A prima vista, quali differenze con il potenziale rivale, Bruno Ferrante?
«Non posso rispondere perché non conosco il candidato dell’Unione. Sarà una bravissima persona, stupenda, ma devo fermarmi qui».
La Moratti potrebbe raccogliere voti anche a sinistra?
«Se c’è chi la pensa come me, senza dubbio. Io voto le persone. Ma molti sono “incanalati” e agiscono di conseguenza».
Una volta insediata a Palazzo Marino, quale sarà, per donna Letizia, il problema più difficile da affrontare?
«Fare in modo che tutti i cittadini, anche gli immigrati, trovino in città una sistemazione degna. È giusto dare loro i mezzi per vivere in serenità. E non che il bisogno li spinga verso realtà negative».


Nel discorso programmatico, la sua candidata ha promesso anche più risorse per la cultura. Ci crede?
«Ci credo, eccome. La cultura è una cosa importantissima. È alla base della crescita di un popolo. E sono sicura che anche su questo obbiettivo la Moratti andrà fino in fondo».

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