Le donne preferiscono il capufficio uomo

Un libro: il boss in gonnella crea aspettative poi non rispettate

Giorgio C. Morelli

da New York

Meglio un boss uomo: più paternalistico, più comprensivo, più gentile e galante con gentil sesso in ufficio. Le donne capo ufficio, invece, sono temute e viste a volte con terrore, come un diavolo in gonnella: dure, inflessibili, quasi arrogante, spesso senza cuore. Le donne americane, come ha scoperto un sondaggio del canale televisivo Lifetime, preferiscono e si auspicano di cuore di avere un superiore maschio, il quale sarebbe molto meglio di un capoufficio donna alla Meryl Streep come nel film Il diavolo veste Prada. La famosa attrice interpreta l'implacabile direttrice di una rivista di moda che terrorizza tutte le sue dipendenti e questo film che ha avuto un grande successo di pubblico nelle sale cinematografiche americane ha anticipato con ironia il sondaggio condotto mesi fa con un metodo rigorosamente scientifico da Lifetime.
In barba quindi alle conquiste del femminismo americano che in pochi decenni hanno portato molte donne nelle stanze dei bottoni, le rappresentanti del gentil sesso al lavoro preferiscono trovarsi in ufficio agli ordini di un uomo, sempre più rivalutato e sempre meno odiato. Non soltanto le ventenni e le trentenni preferiscono e si auspicano di avere un uomo come capoufficio, ma anche quelle della generazione delle baby boomer (ovvere le quarantenni, cinquantenni e sessantenni) che a dispetto di anni di militanza con movimenti femminili sono della stessa opinione. Pregano in cuor loro di avere il direttore o il capoufficio maschio e non sono affatto felici di lavorare con un boss donna che spesso si rivelano negli uffici americani dei «diavoli in gonnella» alla Meryl Streep: severissime e implacabili. Il sondaggio di Lifetime, un canale televisivo americano a tema, molto seguito dalle donne sposate e che lavorano, ha interprellato circa 800 working ladies è il risultato è stato davvero sorprendente: appena una su tre preferisce il boss donna; tra le più giovani solo il 31 per cento preferisce un capoufficio in gonnella. Una percentuale che scende fino al 28 per cento tre le figlie delle baby boomer.
Il risultato del sondaggio ha sorpreso in tanti, anche famosi psicologi e sociologi del settore, chi in pratica immaginava che le ladies americane (specie quelle istruite e con una lontana militanza da femminista o comunque impegnate politicamente) avrebbero fatto salti di gioia all'idea di avere un'altra donna come superiore. Alcune sociologe hanno spiegato il sondaggio osservando che una donna anziana capoufficio è presumibilmente gelosa delle sue dipendenti più giovani, altrettanto aggressive e di solito più carine, arrivate ad occupare posti importanti di lavoro con meno sacrifici e molti ma molti anni in meno di attesa.
Kim Gandy, presidente del National Organization for Women (storica fondazione delle femministe statunitensi), non è però d'accordo con il sondaggio di Lifetime: a suo parere il fatto che le donne preferiscono un boss uomo dà ancor più il senso di quanta strada il gentil sesso debba percorrere nel mondo del lavoro, dell’impresa e degli affari. «Molte donne che fanno carriera sono sempre sotto stress per dimostrare che non sono morbide affatto - spiega la Gandy -. Gli uomini boss, invece, hanno diverse opportunità per scegliere il loro stile di management e di concedere alle dipendenti agevolazioni come un orario flessibile».

La psicologa Catlin Friedman, autrice del libro The girl’s guide to being a Boss («Come una donna può diventare un boss di successo»), insiste sulle aspettative diverse delle dipendenti quando hanno un capoufficio donna: «Quando il boss ha la gonna le lavoratrici si aspettano di trovare una mamma o una sorella, a volte un'amica, ma restano deluse quando scoprono alla resa dei conti che è un capo come gli altri».

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