Nuovi pazienti, nuovi conflitti, nuovi spettacolari casi clinici a prova di ipocondria. Arriverà domani sera su Italia Uno la settima stagione del telefilm cult Dr.House - Medical Division ...
Nuovissima l’edizione italiana, che prevede l’ingresso del doppiatore Luca Biagini (ascolta la sua voce) nei panni di Greg House, a sostituire la voce storica del collega Sergio Di Stefano (scomparso lo scorso 17 settembre a 69 anni) col quale si alternava spesso anche per l’attore John Malkovich. 61 anni, senese, attore e doppiatore con una formazione di baritono, Luca Biagini non era un fan assiduo del Dr House ma, dice, «mi incuriosiva molto. Ottimo prodotto, ottimo attore (Hugh Laurie) che tra l’altro avevo già doppiato».
Ora che lo affronta faccia a faccia lo conoscerà meglio...
«È un po’ presto. I suoi segreti sono così complicati, contorti, pieni di sottofondi... La sua cattiveria è una visione amara e sarcastica della realtà: ma è in qualche modo maieutico, tira fuori la verità degli altri».
Sarà diverso l'House di Luca Biagini?
«Necessariamente. Non faccio un lavoro di imitazione. Non renderei giustizia né a House né al suo doppiatore precedente. E non renderei giustizia a me».
In cosa crede di assomigliare a House e in cosa gli è lontano?
«Il personaggio di House e il suo attore giocano l’uno con l’altro. Credo si rincorrano. E io stesso tendo a prendermi poco sul serio: a 'sottrarre' piuttosto che ad 'aggiungere'. Ma House ha una sorta di patologia nel rapporto con gli altri. Infierisce su punti deboli che a me piace solo indovinare».
Che rapporto ha coi camici, quelli veri?
«Un rapporto equilibrato. Tendo a ritardare qualunque intervento: spero sempre che il mio corpo se la cavi da solo. È così da quando ero un bambino: sono nato in una realtà contadina che addirittura nutriva un po’ di diffidenza verso la medicina…»
Qual è stato il personaggio più complesso da interpretare?
«Una delle prove più difficili è stata recente: il protagonista di Basta che funzioni , di Woody Allen. O l'ultimo film che ho doppiato ( King's Speech ): Colin Firth che interpreta re Giorgio VI, affetto da balbuzie ansiosa e attacchi di panico. Un lavoro molto particolare per la vocalità. E certamente tutti i personaggi di Malkovich...».
Possibile che Luca Biagini faccia sempre la parte della carogna?
«Non mi capita così spesso nel doppiaggio. I ruoli delle carogne si addicono di più alla mia faccia, in tv e a teatro. Ho un viso spigoloso, forte, una faccia che forse suggerisce uno spirito duro. Ho appena terminato una tournée sullo spettacolo di Giuseppe Manfridi (diretto da Walter Manfré): La Cena. Ero un padre possessivo, provocatore e manipolatore che fa un gioco al massacro coi fidanzati della figlia ».
Ma che vita è quella del doppiatore?
«In assoluto, la più faticosa tra i mestieri dello spettacolo. Bisogna produrre tanto, bene e subito. Non c’è stanchezza o malinconia che tengano».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.