C'è chi scongiura i giochi di Palazzo e chi invece si affretta a disconoscerli. Eppure il parlamento è in forte fermento. Tramano i frondisti, prendono accordi i malpancisti, si frega le mani chi mira al ribaltone e, soprattutto, c'è chi trasmigra dal Pdl all'Udc. Solo che questa volta Antonio Di Pietro non si indigna, non parla di compravendita dei deputati, non va a sbraitare in tribunale.
Oggi pomeriggio è stata la volta di Alessio Bonciani e Ida D’Ippolito che salutano il Cavaliere e corrono dritti dritti tra i banchi amministrati dal centrista Pierferdinando Casini che nelle ore scorse aveva spiegato che "non è il momento delle furberie". Oltre ai nuovi Udc Angelino Alfano, coordinatore del Pdl, dovrà fare i conti pure coi ribelli, i malpancisti e i frondisti. Sono usciti allo scoperto alla Camera. E' probabile che nelle prossime ore escano allo scoperto pure a Palazzo Madama. D’ora in poi manterranno le mani libere. E daranno il loro sostegno al governo di volta in volta, dopo aver valutato nel merito ogni provvedimento. I sei "ribelli dell’Hassler" non "danno nulla per scontato, se non arriverà presto una risposta politica alle loro richieste" contenute nella lettera spedita a Berlusconi. Il primo banco di prova? Il rendiconto generale dello Stato, atteso alla Camera per settimana prossima. "E' da questa estate che siamo critici sulla politica economica - spiega Isabella Bertolini - attendiamo una risposta politica dal premier, valuteremo i singoli provvedimenti che il governo presenterà in Parlamento".
Adesso i "frondisti" del Pdl, guidati da Roberto Antonione, si aggirano per il parlamento alla ricerca di nuove adesioni. Ieri, a cena, in tre hanno abbandonato. Gli scajoliani Andrea Orsini e Paolo Russo hanno lasciato il vertice "carbonaro" non appena hanno realizzato che "l’obiettivo era far cadere Berlusconi, non rafforzare il governo". Anche Guglielmo Picchi ha preferito non firmare riservandosi di sciogliere in futuro ogni riserva sulla "collocazione politica". L’obiettivo è, dunque, creare un nuovo gruppo parlamentare. Non tutti sono d’accordo: cè chi, come Fabio Gava, vorrebbe accelerare e chi è attendista. Attualmente mancano i numeri per "partire". Proprio per questo Antonione cerca di convincere altri "delusi". Tra i papabili c’era - appunto la D’Ippolito, che è ora trasmigrata in casa Udc.
I colpi di scena non possono certo mancare. C'è chi parla di movimenti tra i Responsabili. "Sono con i sei deputati, condivido in pieno i toni della lettera - ha detto ieri sera Luciano Sardelli affacciandosi alla cena dell’Hassler - è il momento di fare un nuovo gruppo costituito da liberali e riformisti, che coinvolga tutti i moderati". Ad ogni modo, il Pdl non cambia posizione. "In questa legislatura esiste solo questo governo", ha ribadito Alfano dopo la conclusione dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Dopo aver ribadito il "no" a qualsiasi ipotesi alternativa al governo Berlusconi, il coordinatore del Pdl ha lanciato un appello alle opposizioni "a mettere il
bene dell’Italia prima dei loro interessi". "Se ci sono cose che sarebbe fatte da un ipotetico governo del ribaltone e che noi possiamo condividere - ha chiarito Alfano - le propongano e facciamole insieme".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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