E adesso tutti a tavola nel nome dell’Italia

Una pantagruelica esposizione fotografica a Bibbiena sulle nostre abitudini alimentari

E adesso tutti a tavola nel nome dell’Italia

Arezzo - Fiorentine, tagliatelle, branzini, agrumeti e polli. E ancora saline, fiere di paese, mercati, contadini e salumieri. Una panoramica che più ampia di così non si potrebbe concepire e che percorre l’Italia in ogni direzione alla ricerca delle nostre abitudini alimentari, della cultura gastronomica e della storia di una penisola votata alla convivialità. È così che «Immagini del gusto. Percorsi contemporanei sul cibo», pantagruelica rassegna che coinvolge 250 sedi locali e che culmina in una mostra nazionale aperta a Bibbiena, si propone di raccontare, attraverso il linguaggio fotografico, i sapori, i piaceri, i vizi del nostro vivere quotidiano, facendoci meditare sul nostro inimitabile rapporto con le pietanze, partendo da molto lontano per analizzare il presente e immaginare il futuro saltellando tra le varie portate, dall’antipasto al dessert.

Per questo progetto, promosso dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (www.fiaf-net.it), sono stati coinvolti i fotoamatori di tutta Italia. I numeri della partecipazione sono di tutto rispetto: 17mila gli scatti pervenuti al Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, per un totale di 900 autori partecipanti, tra singoli, gruppi e circoli; mille le immagini esposte nella mostra nazionale aretina; 600 quelle pubblicate sul catalogo. Più altre 250 rassegne locali illustrate da un ulteriore volume di oltre 900 immagini. Testimonial d’eccezione è il conduttore televisivo Davide Mengacci, esperto di arte gastronomica e apprezzato fotografo, anch’egli coinvolto a esporre.

Oltre al Centro Italiano della Fotografia d’Autore, che ospita la mostra principale, saranno occupate da eventi artistici minori anche altre sedi cittadine, strade e piazze, che trasformeranno la località in un capiente contenitore di istantanee. La più ampia iniziativa mai realizzata da Fiaf è una specie di immensa tavola imbandita alla quale tutti sono stati invitati a partecipare e dalla quale si esce «a pancia piena». Sono affrontate le tematiche più disparate e adatte a soddisfare ogni palato: si va dal processo agricolo a quello industriale, dalla stalla alla tonnara, dai produttori ai consumatori, fin dentro le nostre case, per capire di quali gesti e oggetti si compone il patrimonio culinario italiano. Sono esposti interi réportage di avvenimenti gastronomici o di battute di pesca, still life con frutta e verdura oppure opere concettuali, dove ogni declinazione ruota intorno al tema del cibo. La fantasia degli autori si è concentrata su diversi mondi immortalati nei medesimi gesti: i volti sorridenti della mensa dei poveri o quelli di qualche ricca famiglia borghese, di due fidanzati che mescolano cibo e passione o di bagnanti che bivaccano in spiaggia. Ci sono brillanti ritratti a pasticcieri e pescatori, a pentole e forchette, e poi supermercati e spazi del commercio, campi coltivati e apicoltori, interpretazioni dell’anoressia e, a chiudere, come sempre, la pubblicità.

Come nella vita vera, un po’ di tutto, a farci riflettere sulle trasformazioni che la nostra società ha subito e generato, a raccontare chi siamo e che cosa siamo diventati. In fondo, questi lavori che interpretano le vivande, insieme alle gioie e alle nevrosi a esse correlate, ci fanno scoprire una nostra dimensione profonda e insospettabile: il bisogno di relazionarci con il prossimo anche attraverso odori e profumi dimenticati. Ogni occasione è giusta per celebrare l’appetito, talvolta litigando con la bilancia, a discapito della linea. Perché a noi piace mangiare, e ci piace farlo bene, in compagnia.

Con inventiva, confrontandoci, scambiandoci pareri e ricette, cercando di rimanere fedeli a quei ritmi antichi che sembrano soverchiati dall’era dei fast food e dei surgelati precotti, ma che sono invece ancora radicati nella nostra innata vitalità mediterranea.

LA MOSTRA
«Immagini del gusto». Bibbiena (Arezzo), via delle Monache 2. Fino al 7 settembre. Per informazioni, tel. 0575536943; www.immaginidelgusto.org, dove si trova anche un blog.

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