L'Aquila - Le strade deserte. Le palazzine abbattute e violate. Terra di nessuno. E il pericolo degli sciacalli. La polizia ha fermato e rilasciato due persone a Onna. I due italiani portati in questura oggi a L’Aquila perché trovati con 80mila euro in auto ad Onna, non erano sciacalli, ma i legittimi proprietari. Lo spiega la stessa polizia che sottolinea che nell’ambito dei centinaia di controlli effettuati dai presidi antisciacallaggio condotti da agenti, carabinieri, finanzieri e guardie forestali, due persone sono state trovate in possesso dell’ingente somma di 80mila euro in contanti. Ma al termine di un controllo effettuato in questura hanno saputo dimostrare la legittima provenienza e disponibilità del denaro.
Squadra antisciacalli Proprio questa mattina la polizia ha annunciato la costituzione di una speciale squadra antisciacalli guidata dal vice questore aggiunto Massimo Capozzi. Il gruppo è costituito da 90 agenti che costituiscono pattuglie di 5 poliziotti e che si muovono in raccordo con i vigili del fuoco proprio perchè si trovano ad operare in luoghi spesso di difficile accesso.
I furti nelle abitazioni abbandonate Numerosi furti nelle abitazioni abbandonate sono stati segnalati alla periferia de L’Aquila. La notizia è stata resa nota dalla protezione civile locale che parla di sciacalli provenienti da diverse parti d’Italia. Il pattugliamento notturno, da parte delle forze dell’ordine (guardia di finanza, polizia, carabinieri, forestale e vigili urbani) era stato limitato alla parte centrale della città dove sono ubicati numerosi istituti di credito, gioiellerie e negozi di vario tipo. Al centro della città, inoltre, c’è anche la sede della sezione abruzzese della Banca d’Italia che è stata permanentemente pattugliata.
I controlli effettuati dagli agenti Sono state decine le persone sospette controllate dagli agenti durante la scorsa notte nel corso dei servizi antisciacallaggio. Continuano così senza sosta, secondo quanto riferisce il dipartimento di pubblica sicurezza, i servizi di controllo delle forze dell’ordine per prevenire eventuali episodi di sciacallaggio. La vigilanza diurna e notturna è stata concentrata nei luoghi più colpiti dal terremoto ed in particolare nel centro storico dell’Aquila. La polizia assicura che "la capillare attività, garantita da più di mille operatori delle forze dell’ordine all’interno della città e nei paesi colpiti dal terremoto, ha scongiurato qualsiasi fenomeno criminale". Continua inoltre l’attività delle numerose pattuglie della polizia stradale per la viabilità delle strade urbane ed extraurbane.
Il governo in campo Gli uomini che si stanno adoperando per i soccorsi, per l’assistenza, e per il controllo del territorio, si trovano a dover fronteggiare un fenomeno odioso come quello dello sciacallaggio che ha fatto, se pur per brevissimo tempo, la sua comparsa tra le macerie dei comuni abruzzesi colpiti dal sisma. "E' stata potenziata l’azione delle forze dell’ordine contro gli sciacalli - ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni - per garantire ai cittadini che hanno perso tutto di riposare senza l’angoscia supplementare che qualcuno possa entrare in casa e portar via le poche cose rimaste". Contro gli sciacalli è stato immediato l’intervento di Polizia e Carabinieri e, da oggi, anche la Guardia di Finanza è all’opera per recuperare e custodire i beni di valore rimasti sotto le rovine. "Al primo episodio di sciacallaggio il Capo della Polizia ha mandato dei reparti e così hanno fatto i Carabinieri - ha spiegato il vice capo Dipartimento della Protezione Civile, Marta Di Gennaro - ora anche la Guardia di Finanza si sta facendo carico di recuperare dalle case gli oggetti e i beni di valore per custodirli".
Berlusconi: "Lo sciacallaggio diventa reato" La Protezione civile ha registrato "una paura da parte delle persone che hanno lasciato la propria casa circa possibili operazioni di sciacallaggio". Proprio per questo, Berlusconi ha deciso con il Guardasigilli Angelino Alfano di dar vita a un nuovo reato, quello di sciacallaggio, che sarà sanzionato molto severamente. Berlusconi ha fatto sapere che le pene saranno "molto, molto severe perché chi si abbassa in un momento come questo a compiere queste azioni dimostra di avere dentro di sé un disvalore morale assoluto".
La previsione di questo reato "sarà fatta quanto prima" e il presidio sarà affidato "ai carabinieri". Inoltre il ministro della Difesa "sta mettendo in campo l’esercito" per migliorare il presidio del territorio in queste aree.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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