E il capo degli omo spagnoli si compra la casa di Wojtyla

Ogni Paese ha il «provocatore pubblicitario» che si merita. Professionisti del clic «controcorrente», geni della foto «alternativa», santoni del messaggio «fuori dagli schemi», demiurghi della «provocazione». Un esercito di pseudo «creativi» che, in nome delle nuove frontiere comunicative, ci propinano immagini banalmente di cattivo gusto. In Italia è accaduto con Oliviero Toscani e con tanti (troppi) suoi «discepoli», in Francia sta accadendo con un tal Marco de la Fuente, responsabile dell’agenzia di publishing Bddp & Fils.
Per capire di cosa stiamo parlando basta guardare la foto qui sotto. E il caso potrebbe considerarsi già chiuso. È evidente infatti che ci troviamo davanti a un manifesto inutilmente volgare. Altro che campagna anti-fumo: quella roba lì è solo robaccia. Non a caso in Francia è scoppiato un putiferio, anzi un tourbillon.
Nessuno per ora si è schierato dalla parte dell’Associazione diritti dei non fumatori (Dnf) che ha commissionato lo scatto choc che si propone di «equiparare il consumo di tabacco alla sottomissione sessuale».
Ciò che appare sui manifesti è inequivocabile: una ragazza (ma c’è anche la versione al maschile) con la sigaretta tra le labbra e lo sguardo rivolto in alto verso un adulto che gli tiene le mani sulla testa all’altezza del suo ventre. Insomma, una rapporto orale in piena regola. Le immagini saranno affisse in luoghi pubblici come strade, bar e discoteche fino al 31 maggio; in Francia il 40% della popolazione tra i 12 e i 25 anni è già considerato fumatore incallito.
«Con la sigaretta ci impongono la peggiore delle sottomissioni - ha spiegato Remi Parola, direttore dell’Dnf -. Abbiamo quindi deciso di realizzare un’immagine simbolo forte. Quello che mostriamo non è una violenza sessuale, ma una fellatio».
Parola ha aggiunto che «per sensibilizzare i giovani sono necessarie immagini forti e che i ragazzi scelti per lo spot non sono minorenni» (e ci mancava che fossero pure dei bambini...).
Il concetto ha però convinto poco il quotidiano 20 Minutes online da cui sono partite le prime critiche alla campagna pubblicitaria, riprese poi dai maggiori organi di informazione transalpini. Il sottosegretario al ministero della Famiglia, Nadine Morano, ha già chiesto di vietare la campagna. Tra i più indignati, l’Associazione «Famiglie di Francia» che ha bollato come «inaccettabile» lo spot. «Confondere la dipendenza da tabacco con il sesso è un grande errore, siamo dinanzi a un’operazione scandalosa e ridicola», ha detto Christiane Therry, delegato generale dell’organizzazione. «Hanno pensato a come può reagire una vittima di una violenza sessuale davanti a questa immagine?», ha domandato Christiane Ruel, presidente di «Infanzia e Enfance e Parità», citato dal settimanale L’Express.

Campagna pubblicitaria bocciata anche dal mondo femminista francese; Antoinette Fouque, fondatrice del «Movimento di liberazione della donna», ha le idee chiare: «A mia conoscenza, praticare una fellatio non provoca il cancro».

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