C'era una volta il vetro, un cult Anni '50 e '60. E poi la plastica, must degli Anni '90. In mezzo, e sopravvive ancora oggi con successo pur «rivisitata» dalla tecnologia e dal design, la lattina in alluminio. E oggi Coca-Cola ha annunciato di stare sviluppando una nuova bottiglia, fatta con materiali derivanti in parte da canne da zucchero e melassa. Il colosso delle bevande gassate entra così nella competizione per creare «la confezione più rispettosa dell'ambiente».
Coca Cola ha in programma di sperimentare la nuova bottiglia già nel corso di quest'anno, in nord America con l'acqua in bottiglia Dasani, e tramite alcuni marchi di bevande gasate. Nel 2010 il test verrà esteso all'acqua vitaminica. Fino al 30% della nuova «plantbottle» sarà costituito da materiale derivato da canne da zucchero e melassa, un sottoprodotto della produzione dello zucchero, spiega Coca Cola.
Attualmente le bottiglie di plastica sono fatte con una sostanza non rinnovabile derivante dal petrolio. Molti grandi produttori di cibo e bibite stanno cercando di ridurre le loro confezioni e di renderle più ecologiche, soprattutto da quando la catena di negozi al dettaglio Wal Mart Stores ha lanciato una «tessera a punti» sulle confezioni per stilare una classifica dei fornitori in base alla loro capacità di tagliare gli sprechi e di conservare le risorse riducendo le confezioni dei prodotti.
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