da Roma
Fragilità il tuo nome è Unione. Almeno oggi, nellaula del Senato che discuterà e voterà sul caso Visco-Guardia di finanza. Il termine lo usa Clemente Mastella: «Ottimista? Beh, di fronte alla fragilità dei numeri... Certo, finchè ci sono, è possibile superare i passaggi parlamentari». Ma ci saranno stasera? Di sicuro, se il centrosinistra si è ricompattato, è solo per la concreta minaccia di andare tutti a casa.
Forse è per questo che due ministri, il leader dellUdeur Mastella e quello dellItalia dei valori Antonio Di Pietro, avvertono per una volta allunisono: «Se non passa lordine del giorno della maggioranza, il governo deve dimettersi».
Mastella si è imposto per ottenere un documento unitario della coalizione sulla «fiducia alle Fiamme gialle», dopo lo scontro tra il viceministro dellEconomia e il comandante generale della Gdf, poi rimosso, Roberto Speciale. Ma laccordo si cerca anche sul filo dei termini. La capogruppo dei Ds Anna Finocchiaro spiega che il testo non parlerà di «solidarietà», che si dà «nel caso in cui ci sia stata unoffesa, un danno, ma questo non è il caso». Nessun riferimento a Speciale, insomma: alle Fiamme gialle lUnione esprimerà «stima e apprezzamento per il prezioso lavoro svolto».
Eppure, il capogruppo dellIdv Nello Formisano si spertica in lodi del generale, ringraziandolo anche per la sua decisione di non ricorrere al Tar dopo la rimozione. E aggiunge: «Il governo deve ancora chiarire dei punti oscuri, ma non cè allarme rosso per lesecutivo. Noi non voteremo le mozioni della Cdl». Quella dellUnione, spiega, contiene «lapprezzamento per la Gdf e la condivisione dellazione del governo», sul congelamento della delega a Visco. Sul licenziamento di Speciale si sorvola?
Gli attriti e le divisioni sulla delicata vicenda nel centrosinistra rimangono e lallarme sulla tenuta della maggioranza pure, a dispetto delle dichiarazioni di chi sfoggia sicurezza. «Non abbiamo alcuna preoccupazione», assicura la Finocchiaro. «Niente tentennamenti», garantisce Manuela Palermi del gruppo Verdi-Pdci. «Repingeremo uniti le mozioni delle destre», fa eco Giovanni Russo Spena del Prc, anche se è il primo preoccupato per i problemi sollevati da Idv e Margherita. E, infatti, sincrociano i botta e risposta tra il Dl Antonello Soro, che definisce «priva di fondamento» lidea che la Margherita sia fredda verso Visco e critica lultimatum di Mastella e lUdeur Mauro Fabris che lo invita a «non sottovalutare» i rischi per lesecutivo se manca la coesione. Intanto, l«ultraulivista» Willer Bordon annuncia che ritirerà lordine del giorno presentato con Manzione e DAlessio sulla revoca della delega a Visco, ma chiede al governo perché è stato rimosso Speciale.
E poi ci sono Fabio Mussi della Sinistra democratica ed Enrico Boselli dello Sdi che parlano di «grande preoccupazione sulla tenuta della maggioranza e del governo», pur augurandosi che alla fine «tutte le difficoltà» siano superate. Dipenderà anche dai senatori a vita e da quelli eletti allestero, come Luigi Pallaro che è orientato a votare con lUnione. Usa il condizionale il Ds Gavino Angius: «Per lUnione non dovrebbero esserci problemi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.