E presto un accordo in campo militare

Non c’è solo il civile nella collaborazione tra Boeing e Finmeccanica: in queste settimane le due società stanno discutendo gli aspetti industriali di un nuovo programma militare, che dovrebbe vedere la difesa italiana acquistare velivoli e sistemi elettronici statunitensi. Il progetto si chiama Jscp, Joint Surveillance and Command Program. Si tratta di un innovativo “pacchetto” che comprende 3 velivoli da sorveglianza radar Boeing B-737 Aew&C, con un quarto in opzione, da 6 a 8 velivoli da pattugliamento marittimo e antisommergibile Boeing P-8A e una consistente infrastruttura di comando e controllo, comunicazioni e intelligence che fa parte del nuovo concetto statunitense della «guerra networkcentrica». L’Italia avrebbe un ruolo significativo sotto il profilo industriale, con un ritorno qualificato di almeno il 100% del valore del progetto (diversi miliardi di euro). In particolare l’Italia ha la possibilità di diventare partner nello sviluppo del P-8A, che Boeing sta realizzando per la Marina statunitense. L'investimento richiesto all'Italia per partecipare a questa fase si aggira sui 300 milioni di dollari.

Soldi che si sta cercando di trovare studiando forme innovative di finanziamento, compreso un intervento di Finmeccanica. L'occasione infatti è ghiotta, specie dopo che Australia e Canada hanno declinato l'invito a partecipare, per mancanza di soldi.

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