E Sky per fare soldi s’inventa il porno in 3D

Dal venerdì scorso la tv di Murdoch, sul canale a pagamento Primafila Hot Club, manda in onda i film hard girati con la nuova tecnologia. Una rivoluzione lanciata da "Avatar" e ora sfruttata da Rocco Siffredi

E Sky per fare soldi s’inventa il porno in 3D

Venerdì porno. È il giorno perfetto se ci si pensa. Perché è quando inizia il weekend ma non è ancora proprio il weekend. Il venerdì è un preliminare del sabato. Giorno di più poetiche considerazioni (Leopardi, il villaggio e quelle robe lì...) e di obblighi coniugali più modestamente «concreti». È il venerdì che inizia la grande rincorsa delle aspettative da fine settimana, ed è il venerdì il momento in cui si ha più bisogno di un po’ di supporto immaginifico. A Sky devono saperlo perché è proprio di venerdì (dallo scorso, che era il 17 per di più...) che hanno pensato di programmare sul canale a pagamento Primafila Hot Club (tasto 357 sul telecomando per chi è munito di tutto ciò che occorre), la novità assoluta del genere: il porno in 3D.

Cioè con tutta «la profondità» del caso, cioè con la telecamera che non perdona, cioè con la scena che ti invade il soggiorno, cioè quando non ti perdi niente-ma-proprio-niente di un nudo, di un amplesso, di un particolare, di una difficoltà, ma anzi, ti sembra di dover spostare il tavolino per far spazio a loro: i protagonisti.
Basta mettersi gli occhialini futuristi (quelli con le lenti da schermo che fanno venire un po’ di mal di mare) e ti ritrovi tutto-ma-proprio-tutto a un centimetro dal naso. Con un effetto sorprendentemente reale capace di farti sentire «in campo» nell’impegnativissima sensazione di «lottare» insieme a loro: i personaggi dell’amore meccanico, gli eroi del coito garantito, i pasionari del venerdì sera, gli oltranzisti del sesso fantasioso, i rappresentanti dell’impossibile cilecca.

La tecnica che ha consacrato James Cameron, sfruttata adesso da Rocco Siffredi (che peraltro reclamizza la rivoluzione sessual-tecnologica della tv digitale). Dopo Avatar, arrivano i Piaceri divini, Le maggiorate volume 1, Bestialmente ingorde... A Sky sono «avanti» e lo sono in tutto. Mandano in onda Fiorello, i silenziosi green del golf, i fumetti di Celentano... E pure questa: l’ultima frontiera del piacere realistico. Morbidezze e rotondità che esplodono dallo schermo, fantasie che ti invadono il divano e l’imbarazzo. Tanto è venerdì...
Mentre il mercato del porno langue, non per assenza di estimatori ma per eccesso di intraprendenza dei tanti estimatori (la pirateria, il commercio clandestino di dvd o più banalmente e legalmente, il web...), i registi dell’hard hanno ritenuto di dover impreziosire e garantire il prodotto scegliendo di girare in 3D. La nuova tendenza era già stata annunciata alla scorsa edizione del «Mi-Sex» (la fiera del porno in corso a Milano dal primo al 3 ottobre) dall’attore Franco Trentalance (professionista del porno, maratoneta di programmi «normali», da La Talpa a Ciao Darwin) protagonista di Casino 45.

Era entusiasta e sicuro di sè Trentalance mentre commentava i risultati dell’«invasiva» tecnica 3D: «L’effetto è stato straripante». Ma involontariamente confessava una trappola insita nella nuova realistica rivoluzione: «Si vede qualsiasi pelo superfluo e se hai la pelle molto chiara, anche le vene sottopelle». Ecco, appunto... A chi un porno sembra già impegnativo di per sé, figuriamoci un porno in 3D... Faticosissimo già così, sul giornaletto dei programmi. Faticoso per chi assiste, inclemente per chi lo interpreta, demoralizzante per chi deve prenderne spunto, deludente per quelli a cui piace pensare che un rapporto sessuale, avvenga senza attriti o mezza difficoltà, sconcertante per quelli che hanno più voglia di immaginare l’atto anziché i mezzi. Non è che debbano farci vedere proprio tutto...

Ma con il 3D è praticamente impossibile. Il 3D è come un ospite. Di taglia forte.

Non che titoli del tipo Storie vere-La ragazza delle pulizie, siano una custodia dentro alla quale uno si aspetta di reperire una trama di Claude Chabrol, ma anche non risparmiarci nulla della parte di lotta che serve a un uomo e a una donna ad incontrarsi, scambiarsi, legarsi... beh, non siamo certi che sia ciò che uno cerca quando si sintonizza su un porno. Di venerdì, preparandosi ai doveri del sabato.

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