E sui processi all’ex premier: «Perseguitato, lo dicono i fatti»

RomaBerlusconi? Un salvatore della patria perseguitato dalla magistratura, che andrebbe ricompensato con la presidenza della Repubblica. In Italia sono molti a pensarla così. Però fa un certo effetto che a esprimersi in questo modo nei confronti del Cav sia un membro di spicco del governo Monti, il sottosegretario dell’Economia Gianfranco Polillo. Le cui parole fanno storcere la bocca a più di un esponente del centrosinistra, che non vedeva l’ora di dare una lucidata a tutto l’armamentario antiberlusconiano un po’ impolverato negli ultimi mesi.
Polillo dice la sua alla Zanzara, su Radio24. E parte dalle origini dell’avventura politica del Cav. «Nel 1994 Berlusconi ci ha consentito di avere una competizione elettorale che altrimenti non ci sarebbe stata. Avremmo avuto il partito unico, quello della gioiosa macchina da guerra dell’ex Pci. Berlusconi ha organizzato il fronte moderato e si può dire che ha salvato la democrazia in Italia». Quanto alle vicissitudini giudiziarie dell’ex premier, Polillo è sicuro: «Mi chiedete se è perseguitato? Beh, parlano i fatti. Nemmeno Al Capone ha ricevuto così tanti avvisi di garanzia come Silvio Berlusconi e se ci sono intere procure che lavorano solo su Berlusconi un motivo ci sarà, no?». E sul futuro ruolo istituzionale di Berlusconi, Polillo pensa al Quirinale. «Perché no? Io lo stimo, al Paese ha dato tanto. E poi molti cambiano carattere quando arrivano al Colle, magari succede anche a Berlusconi... Intanto, in questa fase ha avuto un grande senso di responsabilità e si è fatto da parte. Oppure potrebbe essere nominato senatore a vita, cosa ci sarebbe di male? Ne hanno nominati tanti». Polillo racconta poi il modo un po’ bizzarro in cui è diventato sottosegretario proprio nel governo che ha sbianchettato Berlusconi. «Ho dato il mio curriculum a Fabrizio Cicchitto, di cui ero consulente, e lui lo avrà dato a Monti, che non conoscevo. Tutto qui». Raccomandato? Ma dai. «Non c’erano molte persone con la mia esperienza nel campo della finanza pubblica, diciamo la verità». Infine due parole sulle frequenti apparizioni in tv. «Quando mi invitano di solito vado, mi secca dire di no, sembra che voglia nascondere qualcosa. E non è vero che Monti ci ha chiesto di non andare in tv».
Frasi che suscitano reazioni molto diverse tra i due poli, rinfocolando polemiche sopite. «Finalmente qualcuno che dice verità sacrosante sul conto del presidente Berlusconi e lo fa senza partigianeria politica di sorta», taglia corto Micaela Biancofiore del Pdl.

«Polillo con le sue incredibili dichiarazioni svilisce lo spessore di Monti e getta discredito sull’intero governo. Fa sempre di più assomigliare questo esecutivo, che si riteneva tecnico, a una sgangherata accozzaglia politica», si scandalizza il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

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