E il volatile estinto diventa opera d’arte

Spicca sulla strada, lungo via Aldovrandi, alta oltre due metri, con le piume scolpite in bronzo. È la statua dell’Alca impenne, uccello estinto nel 1844, riprodotto dall’artista americano Todd McGrain. È il simbolo del nuovo ingresso del Museo Civico di Zoologia inaugurato mercoledì sera dall’assessore capitolino alla Cultura Umberto Croppi, insieme con il direttore del museo Claudio Manicastri e dall’artista, che insegna arte presso la prestigiosa Cornell University di Ithaca (New York). «Non solo è un’opera molto bella che segnala in modo nuovo e suggestivo la presenza del museo di Zoologia - commenta Umberto Croppi - ma è anche frutto di una singolare storia, iniziata nel 2005 quando Todd McGrain è arrivato a Roma per lavorare nel nostro Museo di Zoologia al suo progetto sugli uccelli estinti in Nord America. E proprio qui, nella collezione del museo, trovò uno dei rari esemplari di Alca impenne, uccello estintosi nel 1844, imbalsamata, donato dal Re Vittorio Emanuele III nei primi anni del Novecento, e ottimamente conservato nel museo. Se ne è innamorato e l’ha voluto omaggiare con la sua opera donata al nostro museo.

Come simbolo di tutte le forme viventi che l’uomo con le sue azioni ha eliminato per sempre dalla Terra». A completare la cerimonia, lo spettacolo «Il senso del vivente», racconto teatrale per voce narrante e musica scritto e narrato da Sista Bramini, è tratto dal «San Giuliano Ospedaliere» di Gustave Flaubert.

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