"Ti amo, ma a Natale ti lascio". Firmato: "Vostra EBOLA". È un augurio di Buon Natale forse di dubbio gusto, quello rivolto al medico italiano di Emergency, ricoverato all'Istituto Spallanzani, in una letterina natalizia scritta dal tem dell'ospedale.
A corredo dela missiva c'è una vignetta che raffigura Ebola pronta a lasciare lo Spallanzani e ripartire per l'Africa. Autore della lettera e della vignetta è Marco Cassandra, infermiere professionale allo Spallanzani, con la condivisione dell'intero team medico. Una dichiarazione d'amore, quella di Ebola al medico di Emergency, che lascia intendere come il peggio sia passato e come a breve potrebbe consumarsi l'addiò tra il paziente e "la virus" innamorata.
"Carissimi - scrive Ebola nella lettera - quest'anno che festeggiavo i miei 38 anni, avevo voglia di viaggiare e volevo vedere Paesi nuovi. Sono andata in America, in Spagna, poi mi sono innamorata di un medico Italiano, un colpo di fulmine. Lui aveva tutti i sintomi: febbre, cefalea, mal di pancia. È fatta, mi sono detta, mi faccio portare in Italia. Lo Spallanzani poi si è rivelato un posto veramente inospitale. Il personale medico ed infermieristico e tutto il personale dell'ospedale hanno ostacolato in tutti i modi questa nostra luna di miele, hanno parlato male di me, addirittura hanno creato un'unità di crisi per non farci vivere questa storia d'Amore, data in pasto alla stampa. Tutti i giorni ci sono stati addosso, mai un momento di intimità notte e giorno sempre pronti, professionalmente preparati, mai una sbavatura, perfetti. Anche l'Oms che mi dà la caccia da anni li ha elogiati. Allora ho preso una saggia decisione, ora che è Natale forse lo lascio!! Auguro a Lui e a tutta la sua famiglia un Buon Natale. Auguro Buone Feste anche a tutto il personale dell'Ospedale Spallanzani nonostante mi abbia reso il soggiorno un inferno. Torno in Africa".
In realtà - anche se i medici del team continuano a non sbilanciarsi - le premesse, stando all'ultimo bollettino medico di ieri, lasciano ben sperare: "Le condizioni cliniche del paziente sono buone. Il paziente - affermavano ieri i sanitari - ha iniziato il periodo di convalescenza in regime di isolamento ospedaliero". Insomma, la guarigione sembrerebbe avvicinarsi, dopo un periodo difficile in nome di un'attività che, per questi professionisti della Sanità, è una vera e propria 'missionè.
Come riconosciuto dallo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella telefonata fatta la scorsa settimana al "paziente zero": "Il rischio al quale lei si è sottoposto - ha detto il Capo dello Stato - merita l'ammirazione del nostro Paese"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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