ECCO GLI HOTEL A 5 STELLE (MA CON UNA SOLA STANZA)

ECCO GLI HOTEL A 5 STELLE (MA CON UNA SOLA STANZA)

Quando telefonate per prenotare, non chiedete genericamente: «È disponibile una camera?». Siate più precisi, e domandate: «È disponibile “la” camera?».
Già, perché negli «one-room hotels» di camera ce n’è (come di mamma) una sola. Se volete accaparrarvela - la camera, non la mamma -, dovete muovervi con qualche annetto di anticipo. La lista d’attesa è lunga, ma ciò che ritarda maledettamente i tempi è l’estrema limitatezza dell’offerta; del resto, un resort con un’unica camera fa presto ad affiggere il cartello «Tutto esaurito».
Se volete saperne di più basta cliccare sul sito del Times che nella sua edizione online ha pubblicato ieri la classifica dei migliori 5 stelle, destinati però a brillare per un esclusivo cliente alla volta. Al massimo una coppia, giusto per non sentirsi troppo soli.
Ma chi potrebbe essere il fruitore-tipo dell’albergo monouso? «Me lo immagino come un personaggio estremamente snob - risponde Alessio Maresca, responsabile pubbliche relazioni di una tra le più prestigiose catene alberghiere -. Un uomo (o una donna) che vuole assaporare un comfort esclusivo, circondato da un lusso da non condividere con altri, se non con se stesso o con la persona più cara».
Una forma di turismo solipsistico a distanza di sicurezza dal prossimo. Al Mooghotel in Australia, all’Hotel Everland in Francia e al The Single Room Hotel in Germania i rumori del vostro vicino di camera non li potrete mai sentire, per il semplice fatto che la camera accanto non esiste. Siete soli con voi stessi, in compagnia unicamente della vostra solitudine. E guai a chi vi disturba. Un oblio che ricorda un po’ la «scelta di vita» di chi vive da eremita rintanato in un monolocale con la macchinetta da caffè per una sola tazzina. Insomma, il massimo della tristezza, perché con una caffettiera per «una sola tazzina» è come se si escludesse a priori anche la possibilità che qualcuno venga a farti visita. Disperatamente soli oggi e per sempre.
Ma la filosofia dell’ospite chic del «one-room hotel» potrebbe essere ben altra: ad esempio quella di fare colpo in maniera indimenticabile sul proprio partner. Come? Accaparrandosi in esclusiva l’unica suite matrimoniale con vista Torre Eiffel. Roba da viaggio di nozze con i controfiocchi. La prospettiva cambia però se nel neozelandese The Boot Bed (una stanza a forma di scarpa) ci andate da single. Una tranquillità totale che ha però qualche controindicazione.

Se vi sentite male, ad esempio, non potete chiedere aiuto battendo contro il muro, perché dall’altra parte non c’è nessuno. Non vi resta che chiamare la reception (che però è a chilometri di distanza). Ce la farete a resistere? Speriamo di sì, ma c’è il rischio che quella stanza a forma di scarpa possa trasformarsi in un calcio nel sedere.

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