Tenerseli stretti. A ogni costo. Anzi, a basso costo. Dalla Liguria alla Sicilia, dalle Alpi al Gennargentu, l’imperativo di quest’estate dalle tasche vuote e dalle vacanze impossibili è uno solo: inventiamoci qualche cosa per non farci scappare almeno quei pochi che hanno il coraggio di aprire in pubblico il loro anoressico portafoglio. Preparatevi quindi a viaggiare con noi, sulle ali della stravaganza, prendendo buona nota di alcune segnalazioni che troverete di seguito. Sono solo alcune idee, fra le più bizzarre, di commercianti, ristoratori, albergatori etc. che ci sembravano meritevoli di venir sottoposte alla vostra attenzione. Un consiglio: state anche voi con gli occhi aperti, forse la nuova stagione del risparmio non è poi così lontana.
Facciamo finta di essere al mare. Non possiamo proprio permetterci di andare al mare, nemmeno per un giorno? Allora, in un mondo di fiction, che problema c'è? Facciamo finta di esserci. L'idea l'hanno escogitata nella Bassa, a San Secondo Parmense che per una sera è diventata San Secondo Marittima. Le vie del paese sono state trasformate in spiagge. E sulle spiagge sono magicamente comparsi il «Bagno 10», il «Bagno Maria», la «Cocomeraia», la «Rotonda sul mare», con i suoi cocktail esotici a prezzi stracciatissimi. E poi la «Brace» e «il Pescatore», ristorantini di pesce. Di pesce vero ma ai prezzi di un tagliere di salumi che, da queste parti, costa o dovrebbe costare poco o niente. C'era persino, riprodotto in scala da 1000 a 10, parlando di biglietto d'ingresso, il tanto modaiolo «Billionaire». L'esperimento è talmente piaciuto che si rifarà presto. Rimarrete a galla.
Cameriere? No, grazie Puntate tutto sulle città d'arte? Allora sappiate che a Verona l'hanno pensata bella. Si chiama Food and City ed è il primo ristorante in Italia senza personale: tutto è self service. Si entra, si seleziona dal menù quello che si desidera ma il cameriere non c'è. Ci si alza, si va in dispensa (grandi frigoriferi, stile supermarket) e si preleva ciò che si è scelto. Si porta il tutto in cucina e, anche lì, ci si arrangia: si infilano primi e secondi nel microonde, poi ci si accomoda e si mangia). Il locale è in centro, vicinissimo a piazza Brà e all'Arena. L'obiettivo della proprietà è quello di abbattere non il personale ma i costi del medesimo offrendo cibo sì confezionato, ma di ottima qualità. Il conto? Un primo costa tre euro.
Un lettino a metà Hanno cominciato a Rimini e Cattolica poi, fortunatamente, il contagio si è diffuso. Dal primo agosto, infatti, lettini e ombrelloni dall'ora di pranzo in poi costano la metà. L'operazione «Pomeriggio convenienza» è stata determinata dall'onda lunga della protesta per il caro spiagge. Considerato che nel primo semestre, da primavera a giugno in particolare, le tariffe degli stabilimenti balneari erano rincarate oltre il 7 per cento. Le cose, a quanto pare, stanno cambiando e rispetto ai 30 euro medi al giorno, per il pacchetto completo composto da ombrellone sdraio e lettini, si pagano circa 15 euro. Dopo le 14 del pomeriggio, però.
Piega lunga, prezzo corto Le signore e le signorine, si sa, anche in vacanza vorrebbero presentarsi sempre al meglio. In spiaggia come a cena. Ma il meglio, di solito costa. E se costa, si rinuncia. Ecco allora che a Loano, riviera ligure di Ponente, nei carruggi del centro storico, è scoppiata la guerra al ribasso delle parrucchiere per convincere le clienti ad entrare. Ha cominciato la G&N, acconciature di via Doria: con 10 euro garantisce shampoo e piega «corta» tutti i giorni e se i capelli da mettere in piega sono lunghi, si pagano due euro in più. In piazza del municipio insegue l'Hair-style «La svolta»: stessi prezzi ma solo, per ora, il lunedì e il martedì.Come dire: siamo ad un passo dalla vera «svolta». Al ribasso.
Prosciutto più dolce «Me lo tagli sottile» è la richiesta disperata che i salumai d'Italia si sentono fare, sempre di più dai consumatori che non vogliono un prosciutto troppo «salato». Per non badare, finalmente, al peso delle fette si può fare un salto a Neviano, colline parmensi dove, dal 30 agosto, è in programma la seconda edizione del Festival del Prosciutto. Certo il crudo «coronato», come lo chiamano in questa zona tipica, costa. Ma il gran vertice dei salumieri affettatori ha deciso che le cene in prosciutteria saranno precedute da un happy hour, dalle 17 alle 18 in cui panini, stuzzichini e bevande costeranno il trenta per cento in meno. Ancor meno, quindi, dei prezzi già calmierati della sagra.
Grande schermo, piccoli costi La sala cinematografica del paese entra in crisi per mancanza di spettatori? Rilanciamola con un'idea non troppo costosa, offrendo la possibilità di proiettare il film «matrimoniale» su uno schermo gigante. Accade al cinema Odeon di Molfetta. I titolari per venire incontro ai neo-sposi, già costretti a tagliare i costi prima di cominciare una vita insieme, propongono loro gratis di far vedere a parenti e amici sul grande schermo il filmino casalingo del più bel giorno della loro vita, saltando i vari intermediari come cineoperatori e fotografi vari. L'Odeon ha 400 posti a sedere, giorno fissato per le proiezioni famigliari è il martedì. Si comincia il 23 settembre, già 50 date prenotate.
Per navigare in acque tranquille Colpa o merito della vicina Svizzera e del suo lago di Lugano. Da sempre sensibilissimi al turismo gli elvetici sono partiti al contrattacco proponendo il grande giro del lago con tariffe da 22,50 a 37,50 franchi. Risultato? i vicini comaschi hanno capito che sono troppo cari. Così è cominciato il conto alla rovescia per nuove e più abbordabili tariffe. Per un Lario economico.
Camminare più leggeri Fidelizzare una clientela sempre meno fidelizzabile e proporre scarpe a misura non di piede ma di tasca.
Con questo proposito rivoluzionario dal primo settembre un negozio di calzature di via Monte San Gabriele a Milano aprirà la campagna del ribasso. Suggerimento per gli altri negozianti del settore: pedinateli.Gabriele Villa
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