Ci sono modi di arredare che si differenziano da tutti gli altri, e sono quelli soprattutto legati alla personalità di chi abita, di chi ha un suo gusto ben preciso, di chi ha una certa cultura o determinate abitudini, ed è particolarmente legato ad un momento della sua vita, lontano o recente, ma che in ogni modo ne condiziona il comportamento. Ecco allora come la casa può assumere volti diversi, addirittura impensabili, con effetti che ad alcuni estranei possono sembrare assurdi e ad altri invece tutte cose da imitare e riportare in casa propria.
Un aspetto particolare, cui facciamo riferimento in queste pagine, è allora il permeare l'arredo con il termine «romantico». Termine che non sta a significare sdolcinature o necessari ritorni al passato, ma forse semplicemente espressione di uno stato d'animo, di una certa sensibilità. Ed il bello che la «casa romantica» non è certo solo la casa di una donna che vive sola e sogna ad occhi aperti, o quella dove vivono due bambine o due ragazze, ma è anche quella dove regna l'armonia tra gli abitanti, dove esiste un senso di solidarietà, di rispetto reciproco, dove c'è un'aria di allegria e di sicurezza in certi valori. Può sembrare strano, ma quando si parla con chi deve comperare arredi e si fanno riferimenti di questo tipo, le persone assumono un atteggiamento abbastanza restio ad accettare indirizzi del genere, salvo poi, quando vai a vedere come hanno sistemato il tutto in maniera definitiva, ti ritrovi il "romantico" sotto decine e decine di aspetti. E questi si rifanno a certi stili, a certi colori, all'impiego di determinati tessuti, alle cornici che inquadrano delle tele, ad una determinata lampada, al rivestimento di una poltroncina o al copriletto coordinato con il tendaggio.
(hanno collaborato:
Albino Boffi
e Gabriella Kuruvilla)
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