Ecco l'estate indiana: un fuoco che risveglia emozioni e colori

Ecco l'estate indiana: un fuoco che risveglia emozioni e colori

Godere in tutto e per tutto delle quattro stagioni: ecco cosa non dovete assolutamente perdere della joie de vivre tipicamente québecoise. Nelle regioni delle Laurentides, della Mauricie e dello Charlevoix anche ora che l'estate fa posto al più fresco autunno non si smette di godere della natura e della vita all'aria aperta: nei laghi e nei fiumi si fa il bagno, si pesca e si fanno escursioni in kayak e in rabaska (la lunga canoa indiana), nei boschi si percorrono i sentieri a piedi, in bicicletta, a cavallo o in quad in cerca di qualche animale che non ha saputo nascondersi allo sguardo indiscreto del passante, si guarda il meraviglioso spettacolo dell'estate indiana dall'alto a bordo di un idrovolante oppure, risalendo le stazioni sciistiche, dalla cima di una montagna. L'occhio in questo momento dell'anno si perde tra le immense distese di acero in un'incredibile vibrazione luminosa: rosso, arancio, oro, marrone… un'esperienza sensoriale straordinaria ed emozionante. Tra torbiere e tee-pee, tra laghi e boschi infuocati, da una sucrerie all'altra ad imparare a produrre lo sciroppo d'acero, avvistando orsi e castori in Québec in questo momento dell'anno si gode di un brusco rialzo delle temperature (20-22 gradi) e di un'atmosfera fiabesca.
Se per noi questo tripudio di colori è l'apoteosi della bellezza prima che il manto bianco ricopra tutto, per gli scienziati si tratta «solo» di chimica e i colori sono conseguenza del mutato rapporto tra il suolo, le foglie e la luce solare: se le piante diventano rosse è a causa di un istinto di sopravvivenza che fa produrre antiocianine, ricche di nutrienti necessari per affrontare il lungo inverno. Poco conta se il risultato è un'indescrivibile esperienza mistica di luce, colori, sapori ed odori. Ci si ferma per osservare la trasformazione eclatante della natura che, generosa in questo periodo dell'anno più che mai, si colora di rosso, giallo e arancione dall'ultima settimana di settembre a metà ottobre…un'esplosione di colori unica al mondo.
La foresta trasforma la sua sobria tenuta verde in una calda livrea fiammeggiante. Questo è il momento delle passeggiate tra vigneti e frutteti e della sosta migratoria delle oche delle nevi sulle rive del San Lorenzo. Ora, che il freddo incombente concede una breve tregua, arriva l'«estate indiana». Questo è il momento ideale per salire a bordo di un'auto e percorrere le strade panoramiche del Québec, alla scoperta di paesaggi in metamorfosi da godere in riva al lago, nella tranquillità dei boschi, nel comfort di un lodge immerso nel silenzio di alberi secolari.
Vedute sempre diverse sul San Lorenzo, sulle sue splendide isole e gli spettacolari rilievi della riva nord, nella loro sfavillante veste autunnale, vi attendono lungo la Strada dei Navigatori (Route des navigateurs). Seguendo il percorso segnalato, che per lo più asseconda il litorale del Bas-Saint-Laurent, vi troverete immersi in tre secoli di storia scritti dai pescatori, dai navigatori e dai costruttori di golette che hanno dato lustro a questa terra. Imperdibili i due maggiori centri della regione, Rivière-du-Loup e Rimouski, ma anche i tanti incantevoli villaggi che punteggiano la riva del fiume.
Le belle e antiche dimore della località di Kamouraska si affacciano sul profilo mosso della riva nord. Qui non ci si stanca mai di passeggiare, praticare bird-watching, arrampicata o kayak di mare nel parco marino Société d'écologie de la Batture. Nelle campagne circostanti l'occhio è attratto da curiosi rilievi isolati, i monadnocks. Giunti ormai alle porte di Rivière-du-Loup, base di partenza di numerose escursioni sull'estuario del San Lorenzo, apprezzerete la quiete e la buona aria di mare a Notre-Dame-du-Portage dove, dalle lussuose case d'epoca, si godono belle vedute dell'arcipelago delle îles Pèlerins. A Rimouski il Parc national du Bic non può che conquistare: qui, rilievi e scogliere frastagliate offrono rifugio privilegiato agli uccelli marini e alle foche. Un po' più a est il faro di Pointe-au-Père, sito storico nazionale, ospita un museo sulla storia della navigazione sul San Lorenzo. Continuando lungo la 132 oltre la Strada dei Navigatori si raggiunge la Gaspésie. Questo tratto aggiuntivo di percorso è stato premiato con l'attribuzione di tre stelle nell'edizione 2004 dell'atlante stradale Michelin, entrando quindi a far parte dell'élite delle strade panoramiche in Nord America. Le vedute sul golfo di San Lorenzo così come sulla Baie des Chaleurs sono in effetti straordinarie. La Strada dei Navigatori (Route des navigateurs, n° 132) collega sedici comuni del Bas-Saint-Laurent, da La Pocatière a Sainte-Luce (a est di Rimouski), per un totale di 190 km. Per dormire L'antico faro Pot a Leau de vie (www.duvetnor.com) è stato trasformato in un'elegante guesthouse dotata di 3 lussuose camere matrimoniali.

La sera, una cena raffinata e organizzata dagli stessi biologi che gestiscono la struttura, viene servita ai pochi ospiti in un'atmosfera marinara d'altri tempi. Quota a persona a partire da 140 euro. Il forfait include un giro in barca dell'arcipelago. Per maggiori informazioni: www.bonjourquebec.com/it.

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