«Ecco il paradiso di Merville Casa nel Parco»

A cavallo degli anni ’70 era considerata la meta più «in» del litorale, punteggiata dall’élite degli alberghi, dal Beau Rivage al Mediterraneo e al Bellevue. Poi, il progressivo abbandono e per la pineta di Jesolo Lido l’inevitabile oblio. Ora un ampio progetto di riqualificazione urbanistica e ambientale riaccende i riflettori sulla zona. Compiendo il primo passo con il nuovo complesso residenziale Merville Casa nel Parco.
«È la prima importante tessera di un mosaico - dice Andrea Batacchi (nella foto), responsabile commerciale della società committente Cogetrev - che porterà a rivalutare una pineta bella e incontaminata. Dedicando più superficie possibile al parco, in un’area complessiva di 50mila mq affacciata sull’Adriatico, abbiamo pensato a soluzioni abitative capaci di coniugare l’estetica e la funzionalità architettoniche con la massima compatibilità ambientale». L’opera, il cui progetto ha avuto inizio nel 2003, con i lavori avviati tre anni più tardi, è in fase di completamento.
Come si presenterà Merville alla chiusura del cantiere?
«Come un ambiente ricercato ed esclusivo, immerso nel verde e con una splendida vista sul mare: una torre di 24 piani, in cui sono ricavati 64 appartamenti, domina il parco di 21mila mq nel quale trovano posto tre edifici di 4 piani con 20 alloggi ciascuno, accanto ai quali sorgono 6 ville che aggiungono altri 3mila mq di pineta. Poi, oltre la strada che divide l’area, un parco destinato a verde pubblico di oltre 22mila mq con camminamenti e passerelle pensate per lasciare intatto il sottobosco».
Quali sono le caratteristiche salienti del complesso?
«Il progetto è stato curato da una coppia di celebri architetti portoghesi, Gonçalo Byrne e João Ferreira Nunes: gli spazi aperti e le aree verdi si fondono con tecniche di costruzione legate alla bioedilizia e al risparmio energetico. Dagli 80 metri della torre, racchiusa da pareti perimetrali in vetro multicolore, la vista spazia dal mare aperto alle Dolomiti e alla laguna di Venezia. E gli appartamenti possono essere vissuti tutto l’anno».
Quali servizi sono disponibili?
«Un’area commerciale formata da dieci negozi, con piazzale e parcheggi, due piani interrati con i posti auto che servono le unità abitative, due piscine (l’una semiolimpionica e l’altra dedicata ai bambini e ai giochi d’acqua) alle quali si accede dalla hall della torre, che è anche l’ingresso per la spiaggia e il parco privato e verso gli edifici nella pineta. C’è, poi, la palestra condominiale con sauna e zona relax. Inoltre, ogni villa ha il proprio giardino, piscina e idromassaggio».
Gli appartamenti saranno pronti entro la fine del prossimo anno, ma avete già iniziato le vendite. Chi ha acquistato?
«Circa un quarto delle 130 unità abitative sono già state vendute: quasi tutti gli appartamenti di maggiore pregio come gli attici e gli alloggi nella fascia di prezzo più bassa. Il costo varia da 4.500 a 10mila euro al mq in base all’esposizione, all’altezza e alla vista. Immaginavamo di ricevere richieste da acquirenti stranieri, dai tedeschi in particolare. Invece i clienti sono quasi tutti veneti, e nessuno, al momento, che vi abbia comprato l’abitazione di residenza. Il complesso prevede una portineria con due custodi ed è munito di videosorveglianza».
Quali sono le domande più frequenti dei compratori?
«La prima è in tema di spese condominiali: poiché pannelli fotovoltaici e un impianto geotermico consentono di alimentare e climatizzare gli spazi comuni a costo zero, l’onere si riduce; se gli appartamenti fossero tutti uguali si tratterebbe di 100 euro al mese.

Le successive domande riguardano la bioedilizia e la costruzione con criteri antisismici, peraltro obbligatoria per una struttura come la torre».
A quanto ammonta l'investimento per realizzare Merville?
«La cifra complessiva supera largamente i 50 milioni di euro».

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