Ecco il «parkour»: spostarsi è un’arte metropolitana

Valeria Arnaldi

Roma diventa la capitale del «parkour». Si terrà oggi, infatti, nello Stadio Nicola Pietrangeli-ex Pallacorda, al Foro Italico, il secondo raduno nazionale dedicato alla disciplina metropolitana che unisce sport e filosofia all’insegna del freestyle. Lo scopo è ottenere la completa padronanza di corpo e mente, per superare diversi tipi di ostacoli e barriere architettoniche, in modo fluido ed esteticamente armonico. Si salta, ci si arrampica, si ondeggia sinuosi su ringhiere imitando le movenze di un felino, si fanno cadute libere, capriole, verticali: i più bravi possono perfino camminare sui muri per pochi istanti. La sfida è contro se stessi, per scoprire i propri limiti e tentare di superarli. Nessuno strumento in ausilio degli sportivi, ma solo un’ottima preparazione atletica, basata su resistenza, agilità, forza e una buona dose di fantasia. Nato alla fine degli anni Ottanta in Francia, il parkour - la «k» modifica il termine francese che significa «percorso» - è una sorta di skateboard da effettuare senza tavola per le strade cittadine, eseguendo diverse figure regolamentari o inventate. Arrivato in Italia da pochi anni, ha riscosso subito grandi consensi tra i giovani romani tra i 16 e i 28 anni, che hanno dato vita a numerose «crew», gruppi di allenamento per «traceurs», come sono chiamati i praticanti. Dalle prime esperienze al tam tam su internet il passo per diventare moda è stato breve, tanto che, al raduno di quest’anno, sono attesi oltre duecento «traceur» provenienti da tutta Europa e centinaia di amanti degli sport estremi e semplici curiosi. Star dell’evento sarà Cyril Raffaelli, attore e traceur di fama internazionale. Chi vorrà potrà prendere mini-lezioni teorico-pratiche per apprendere i primi rudimenti della disciplina con l’aiuto di esperti tutor del Pawa Team, squadra francese dell’associazione mondiale parkour, e degli italiani Trick’n Group. A partire dalle 10, lo stadio sarà diviso in tre settori, a seconda delle tecniche che vi saranno dimostrate e del loro livello di difficoltà: «potenza», dedicata ad arrampicata e «wall run» su pareti e blocchi in legno appositamente istallati; «fluidità», dove bisognerà evitare tubi e altri ostacoli; «precisione», per approfondire le diverse tecniche di salto.

Infine, la «logica del percorso»: in una sorta di esame conclusivo, i partecipanti eseguiranno l’intero tracciato, applicando quanto appreso. L’evento si concluderà con una disco-festa con musiche revival e «cartoon delight», firmata Toretta Stile.

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