Tre settimane a Natale e il Trentino si trasforma in un grande presepe diffuso.
Da questo weekend dell'Immacolata all'Epifania e, in alcuni casi, anche un po' oltre, borghi e città sparpagliati tra le sponde del Garda trentino e le cime dolomitiche, passando per valli e città, si illuminano e riscaldano di atmosfera con una sfilata di eventi, mostre, mercati e mercatini a tema. Da vivere non solo per entrare appieno nel clima natalizio, ma anche per scoprire un'arte antica che in Trentino si tramanda da generazioni e si rinnova di Natale in Natale.
Se in tutta Italia il presepe è una tradizione dell'Avvento sentita e amata, in questo spicchio di terra tra il Garda e le Dolomiti è anche l'espressione di una tradizione artigianale che non passa di moda. Oggi come una volta, le statuine vengono realizzate in legno appena tagliato - a volte profuma ancora di bosco e di muschio - e, a una a una, scolpite, levigate, intagliate a mano per poi essere esposte e ammirate. Sono piccoli o grandi - le dimensioni possono essere mignon o a grandezza naturale - capolavori. Imperdibili quelli in mostra a Ossana, in Val di Sole (www.visitvaldisole.it).
Nel cosiddetto «borgo dei mille presepi» quest'anno si festeggia la XXV^ edizione del «percorso dei presepi», diventato ormai appuntamento fisso dell'Avvento per abitanti locali e visitatori in arrivo dalle vallate vicine e non solo. Segnalato da una corda rossa con decorazioni natalizie e illuminato da lampade artigianali, il percorso accompagna all'esposizione di oltre 1.600 presepi. Ognuno è stato realizzato manualmente da associazioni di volontariato, gruppi, scuole, famiglie, artisti professionisti o improvvisati. E ognuno esprime estro e creatività all'ennesima potenza, a partire dalla scelta di materiali inusuali, come semi e foglie di granoturco, oltre ovviamente al legno che la fa da padrone. Suggestivo anche il presepe allestito nel centro storico di Faedo, piccolo paese incastonato tra boschi e campagne a nord di Trento. Qui ogni anno, e quest'anno non fa eccezione, viene allestito il più grande presepe del Trentino. Ottanta statue a grandezza naturale ritraggono la vita contadina di un tempo e introducono alla natività, raccolta all'interno di una vera e propria stalla (www.viverefaedo.it). Anche a Tesero, piccola località nel cuore della Val di Fiemme, le vie del centro diventano location per presepi a cielo aperto. Tortuosi vicoli, vecchie «corte» (i passaggi coperti), slarghi accennati, davanzali e balconi delle case vengono tappezzati e illuminati da presepi di ogni tipo, forma, dimensione e modello. Il risultato è una mostra a cielo aperto da vedere, passeggiando per il paese. Quest'anno il percorso è stato allungato su via IV Novembre per poter ammirare nella sua bellezza, oltre ad alcuni nuovi presepi, il campanile illuminato della chiesa dedicata al patrono San Eliseo (www.visitfiemme.it). Si replica l'usanza dei presepi in mostra tra case e vicoli del centro a Miola, paesino sull'Altopiano di Piné. Qui, però, l'usanza prende le vesti di una vera e propria manifestazione, diventata nel tempo di un certo richiamo.
Si chiama «El Paés dei Presepi» e celebra l'usanza degli abitanti di allestire nel periodo natalizio, sulle finestrelle e negli antichi portici, decine e decine di presepi, alcuni artigianali e altri di notevole pregio artistico, come il presepe mobile della Famiglia Anesin. Si tratta ormai di una vera e propria tradizione che viene arricchita da giochi e intrattenimenti tra i presepi: pensati per i bambini, conquistano anche gli adulti.
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