Accordo tra FederlegnoArredo e Intesa Sanpaolo: 100 milioni per aiutare la filiera del legno

Finanziamenti a sostegno del ripopolamento delle aree montane colpite dal maltempo nel Triveneto e di imprese boschive, segherie, di lavorazione e trasformazione del legname

Accordo tra FederlegnoArredo e Intesa Sanpaolo: 100 milioni per aiutare la filiera del legno

Oltre 100 milioni di euro stanziati a sostegno della filiera del legno del Triveneto, duramente colpita colpita dal maltempo che a inizio novembre ha causato ingenti danni al territorio grazie all’accordo sottoscritto tra Intesa Sanpaolo e FederlegnoArredo con cui la banca mette a disposizione della filiera un plafond anche con possibile accesso al plafond Circular Economy stanziato dall’istituto di credito e utilizzabile in questo caso per opere di rimboschimento, di attività rigenerativa dell’ecosistema e di prelievo del legname, in modo da evitarne il degrado.

Questa iniziativa si aggiunge a quanto la banca ha avviato immediatamente dopo gli eventi atmosferici, ossia un plafond di 270 milioni di euro per la concessione di finanziamenti a condizioni agevolate a famiglie e imprese del nord-est e la sospensione fino a 12 mesi delle rate dei finanziamenti in essere, per il ripristino dei danni subiti.
Dalle prime stime, si tratta di circa 15 milioni di alberi caduti da raccogliere in tempi brevi, per cui si rendono necessari interventi urgenti e articolati. “In considerazione di questa consapevolezza, Intesa Sanpaolo e FederlegnoArredo - si sottolinea in una nota - mettono in campo le proprie specificità al fine di fare squadra e affiancare le imprese della filiera ad essere parte attiva sia nella gestione del materiale da raccogliere sia nella successiva opera di rimboschimento”.
Gli interventi previsti dall’accordo riguardano le imprese boschive, le segherie e l’ultimo anello della lavorazione e trasformazione del legno: carpenteria, mobilifici, bioedilizia, centrali elettriche a cippato.

Imprese Boschive
Per incrementare la capacità produttiva delle imprese boschive, anche attraverso un più alto livello di di meccanizzazione, Intesa Sanpaolo mette a disposizione diverse modalità di finanziamento: dal credito per l’acquisto dei macchinari al leasing finanziario ed operativo con patto di riacquisto dei macchinari.

Segherie
Per consentire lo stoccaggio del legname proveniente dall’emergenza e agevolarne gradualmente la vendita ila banca mette a disposizione un finanziamento dedicato caratterizzato da un preammortamento di 2 anni su una durata complessiva di 4 anni e un rimborso del capitale graduale (35% del capitale rimborsato nel terzo anno e il 65% nel quarto anno). Finanziamenti dedicati sono disponibili, vista la quantità straordinaria di legname da recuperare, per la meccanizzazione dell’azienda, come ad esempio l’ampliamento dell’impianto di irrigazione, nuove macchine per la movimentazione e la trasformazione del legname.

Filiera del legno
Il Programma Filiere consente invece al capofila di trasferire ai loro fornitori strategici una serie di vantaggi, tra cui il miglioramento del rating sulla base del rating del capo filiera (Champion), per un miglior accesso al credito e lo smobilizzo dei crediti nei confronti del capo filiera.

Attività di rimboschimento
Oltre alla gestione dell’emergenza per la fase di esbosco, stoccaggio e lavorazione del legno, è di fondamentale importanza una strategia per il rimboschimento dei soprassuoli colpiti. Intesa Sanpaolo, per supportare le aziende forestali e i privati nelle attività di rimboschimento mette a disposizione finanziamenti dedicati che per le aziende prevedono una durata fino a 20 anni e per i privati una durata fino a 10 anni.

“Il ciclone Vaia ha ancora una volta evidenziato l’importanza di strutturare una politica nazionale di lungo respiro che miri a una gestione attiva del nostro patrimonio forestale. Solo attraverso un rilancio di tutti gli anelli della filiera è possibile valorizzare le potenzialità delle foreste italiane. Dissesto idrogeologico, funzione ricreativa e sociale, processi di utilizzazione forestale sono aspetti che devono caratterizzare lo sviluppo del nostro comparto industriale, anche alla luce di un progressivo cambiamento climatico della fascia temperata – sottolinea Marco Vidoni, presidente di Assolegno -. Questa collaborazione si inserisce nelle molte di FederlegnoArredo in termini di valorizzazione dei soprassuoli boschivi nazionali in modo da garantire uno sviluppo e sostegno alle imprese del settore nell’affrontare le prossime sfide del mercato”.

“Nel mese di novembre abbiamo svolto numerosi incontri nel Triveneto con i diversi attori del territorio per ascoltare sia le necessità più immediate legate all’emergenza sia quelle indispensabili per rilanciare una attività economica importante per le nostre valli montane, in un’ottica di sistema e consapevoli dell’importanza di fare squadra - spiega Renzo Simonato, direttore regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo -. Una buona cura del patrimonio boschivo aiuta a rilanciare l’economia montana e nel contempo a mantenere curato l’assetto idrogeologico.

Come banca del territorio, ci sentiamo responsabili anche del patrimonio naturale delle nostre montagne e mettiamo a disposizione specifici prodotti finanziari per andare incontro alle esigenze della filiera del legno”.

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