Alitalia lascia Malpensa dal primo ottobre. La notizia, data sempre più per certa, è come uno choc che si abbatte sull'immaginario collettivo, forse anche perché l'addio simbolico è ancora più violento di quello reale: la compagnia operava ormai solo due voli tra Malpensa e Roma Fiumicino, ma era presente dal 1948. L'ultimo decollo con la livrea tricolore, per collegare lo scalo della capitale con l'aeroporto varesino, è previsto per il 30 settembre. Da quel momento Alitalia opererà solo su Fiumicino e (con tutte le incognite ancora aperte dalla crisi del numero dei passeggeri) sull'aeroporto milanese di Linate. A causa dello stop ai voli intercontinentali causati dalla pandemia del Coronavirus sono già rimasti a terra gli aerei che collegavano Malpensa con New York e Tokyo: difficile ipotizzare quando sarà possibile ripristinare i voli interrotti. Così l'abbandono del collegamento con Fiumicino, utilizzato praticamente solo per il feederaggio, ovvero per raccogliere passeggeri destinati a raggiungere su altri aerei destinazioni internazionali che al momento non esistono più, è davvero la parola fine del rapporto tra Alitalia e Malpensa che a dire la verità non è mai stato facile.
Sembra di rivivere i giorni del dehubbing, quando la compagnia aveva degradato Malpensa a aeroporto sussidiario, spostando la propria base a Fiumicino e così causando una specie di desertificazione dell'aeroporto lombardo, che si era poi ripreso grazie alle compagnie low cost e a una politica aerea fondata sul non avere compagnie di riferimento. Adesso il Covid ha sferrato un nuovo attacco ed è tutto da ipotizzare e riscrivere il futuro dello scalo, come quello dell'Alitalia.
Nei giorni complicati del disimpegno della compagnia di Stato da Malpensa, in quel difficile marzo del 2008, furono in molti a ritenere la mossa negativa per lo stesso destino di Alitalia, che a Malpensa raccoglieva ampia parte del proprio traffico business. Sembra essere passato un secolo da allora, perché la mannaia della drastica riduzione, quando non soppressione dei voli, dovuta al tentativo di contenere la diffusione globale del virus, ha assestato un colpo durissimo a tutti i vettori.
Ovviamente negativo il commento della Regione Lombardia. «Accolgo con rammarico la notizia che da ottobre Alitalia cancellerà i voli tra Malpensa e Roma Fiumicino - ha commentato l'assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi -. Una scelta pessima che mal si concilia con gli ingenti aiuti di Stato, pagati anche dalle tasse dei lombardi, incassati negli anni dalla compagnia. Auspico un ripensamento: questo disimpegno è emblematico e inaccettabile».
Da quanto si apprende, appunto, tutti i voli della compagnia si concentreranno su Roma e Linate.
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