Per i francesi Alitalia vale zero. Tondo, tondo. Air France-Klm ha, infatti, deciso di deprezzare interamente la propria partecipazione nella compagnia di bandiera italiana. La decisione, comunicata nella relazione sui conti trimestrali del vettore franco-olandese, è stata presa tenendo conto delle "incertezze attuali che pesano sulla situazione" di Alitalia e a seguito del via libera dei soci all’aumento di capitale da 300 milioni di euro. Air France-Klm ha iscritto a bilancio una cifra di 202 milioni a coperura delle perdite di sua competenza e a titolo di accantonamento sulla svalutazione della partecipazione.
Le voci sul futuro di Alitalia si rincorrono all'impazzata. Confermando la continuità dei voli, la compagnia ha diffidato chiunque dal diffondere notizie allarmanti e nocive per la società ricordando che l’aumento di capitale in corso per 300 milioni di euro è già stato versato per 130 milioni ed è garantito da Poste italiane e dalle due principale banche del Paese (Intesa Sanpaolo e UniCredit). Una batosta arriva, tuttavia, dalla Francia. Considerata "l’incertezza della situazione", Air France-Klm ha deciso di "svalutare totalmente il valore delle azioni detenute". La decisione è stata presa proprio dopo il consiglio di amministrazione del 14 ottobre che ha approvato l’aumento di capitale da 300 milioni di euro. A fronte di questa decisione, la società franco-olandese ha registrato "la sua quota parte nelle perdite di Alitalia e una previsione di minusvalenza" per un montante totale di 202 milioni di euro nella linea di bilancio "Quota di profitti/perdite di associati". "Se Air France dovesse decidere di chiamarsi fuori - ha spiegato il ministro ai Trasporti, Maurizio Lupi - è evidente che un partner internazionale forte va trovato".
"Il deprezzamento della nostra partecipazione rappresenta 120 milioni di euro di impatto negativo sull’utile netto del gruppo nel terzo trimestre", ha spiegato il chief financial officer di Air France-Klm, Philippe Calavia. Da luglio a settembre Air France-Klm ha registrato un reddito operativo di 634 milioni di euro, contro i 491 milioni dello stesso periodo del 2012, ma l’utile netto è sceso a 144 milioni di euro, contro i 296 milioni dello scorso anno. Un risultato dovuto anche all’"importo negativo per 137 milioni di euro quale quota nei risultati e svalutazione del valore residuo dei titoli Alitalia". La società franco-olandese, che detiene il 25% del capitale dell'aviolinea italiana, ha fino a metà novembre per decidere se sottoscrivere o meno l’aumento di capitale deciso dall’azienda italiana.
Durante la presentazione agli analisti dei risultati trimestrali, l'ad Alexandre de Juniac ha posto "condizioni molto strette" e "chiare fin dall’inizio" per aiutare Alitalia. Condizioni che, e se non saranno accettate, "non avrà un approccio positivo" alla partecipazione all’aumento di capitale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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