Mentre in Italia si parla di alleanze, liste e candidature, dall'Europa arriva un allarme di cui sarà bene tenere conto prima possibile: nel nostro Paese c’è "un alto rischio di entrare in uno stato di povertà e poche possibilità di uscirne". All'amara constatazione arriva la Commissione europea, che ha presentato il rapporto 2012 sulla situazione sociale dell’occupazione nell’Unione europea.
I motivi per cui ci troviamo in questa difficile situazione sono arcinoti, anche se qualcuno sembra non volerli vedere: il protrarsi della crisi economica che ha colpito l’Ue ha "drammaticamente aumentato i rischi di esclusione sociale di lungo periodo", e questi, si legge nel rapporto, "variano enormemente" tra i diversi stati membri. L’Italia, insieme a Grecia, Spagna, Malta e i paesi Baltici, fa parte del gruppo di paesi in cui "c’è un alto rischio di entrare nella povertà e basse possibilità di uscirne, con la creazione di una massiccia trappola della povertà.
Bruxelles non si limita a indicare i dati. Ci avverte che "la situazione sta peggiorando dato che le prospettive attuali sono cupe" per questo gruppo di paesi. E' l'ora di darsi da fare per uscire - piano piano - dall'angolo. Prima che sia troppo tardi.
In un riquadro dedicato espressamente al caso italiano, gli economisti di Bruxelles indicano che alcuni aspetti della recente riforma del 2012 (Imu) "potrebbero essere ulteriormente migliorati per rafforzare la sua progressività". Il commissario agli Affari sociali, Laszlo Andor, non ha voluto entrare nel merito della questione Imu perché si tratta di un argomento "di campagna elettorale in italia". Gli era stato chiesto se l’imu, secondo la commissione europea, dovesse per caso essere abolita. Si è limitato a dire che per l’Italia "è molto importante" procedere con il consolidamento del bilancio assicurando che i gruppi sociali svantaggiati "come giovani e donne, abbiano accesso al mercato del
lavoro". Andor ritiene che il principio di tenere conto dei gruppi sociali svantaggiati debba essere seguito nella definizione delle politiche di bilancio.
Nel rapporto sull'Italia la Commissione europea indica alcuni aspetti della tassazione sulla proprietà che potrebbero essere migliorati: l’aggiornamento dei valori catastali, le deduzioni non legate alla capacità dei contribuenti a fronteggiare la tassa sul reddito, la definizione della residenza primaria e secondaria. Insomma, le esigenze sono sostanzialmente tre: tenere i conti in regola, aiutare chi sta peggio e far ripartire l'economia.
Il premier Monti minimizza
Rispondendo ad una domanda sulle critiche dell'Ue all’Imu il presidente del Consiglio getta acqua sul fuoco: "La prima notizia è che la Ue ha preso atto che l’Italia ha fatto quello che la Ue chiedeva" sulle tasse per la casa.
Berlusconi rilancia: "Imu da abolire"
Silvio Berlusconi è tornato ad annunciare, in caso di vittoria alle prossime elezioni politiche, di abolire subito l'Imu.
"L’abolizione dell’Imu non avverrà per le case di lusso, per quelle, anche se sono prima casa, resterà l’imu da pagare. Io che ho case piuttosto grandi, fortunatamente, continuerò a pagare l’Imu", ha spiegato il Cavaliere di aver pagato pagato 300mila euro di tasse per le sue case.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.