Arriva il via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto attuativo dell'assegno unico e universale per i figli a carico. Non state apportate modifiche dalle commissioni parlamentari, le quali hanno ritenuto non fossero necessarie modifiche.
A partire da gennaio, perciò, sarà possibile fare domanda per ottenere l'agevolazione mentre da marzo cominceranno le erogazioni. Questo bonus potrà essere richiesto da tutte le famiglie che hanno dei figli dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. I nuclei familiari che interesserà sono 7 milioni a cui corrispondono 9,6 milioni di figli minorenni e 1,4 maggiorenni. Secondo le stime però il primo anno non tutti faranno richiesta. A fronte di una spesa teorica di 18,4 miliardi è presumile che se ne spendano 13,9.
Gli importi
L'assegno unico avrà valore di 175 euro per i minorenni e di 85 euro per i maggiorenni con età tra i 18 e i 21 anni. Questo purché l'Isee della famiglia che fa richiesta sia inferiore ai 15mila euro. Qualora l'Isee fosse superiore allora l'assegno andrebbe a scendere.
Qualora raggiunga o superi i 40mila euro, l'assegna è di 50 e 25 euro al mese. In alcuni casi però è potenziato. Ad esempio, per i figli successivi al secondo, per i minorenni non autosufficienti, per i nuclei dove le madri hanno meno di 21 anni, quando entrambi i genitori lavorano e quando il figli hanno una disabilità (in questo caso l'importo varia a seconda della gravità).
L'Inps ha realizzato anche un simulatore (clicca qui) dove basta inserire alcuni dati (membri del nucleo familiare e importo Isee) per capire quanto si riceverà dallo Stato qualora si volesse fare la richiesta. Non sono richieste credenziali per l'accesso. L'Istituto però ribadisce che si tratta di un simulatore indicativo.
La riforma inoltre è universale e sostituirà altri aiuti finora in vigore a sostegno delle famiglie con figli. Non è più prevista una soglia sopra la quale non si ha diritto al contributo. L'assegno avrà periodicità annuale e ogni 12 mesi si dovrà presentare domanda all'Inps tramite il sito web o con l'aiuto dei patronati. Qualora la richiesta venisse fatta entro giugno, verranno erogate anche le mensilità pregresse.
Cosa serve per fare domanda
Innanzitutto, è necessario avere un Isee valido che non va allegato alla domanda dal momento che sarà direttamente l'Inps a verificarne l'esistenza.
La richiesta poi deve essere presentata da un solo genitore e dovrà indicare i dati dei figli e dell'altro genitore utili al pagamento oltre che sottoscrivere le dichiarazioni di responsabilità e l'assenso al trattamento dei dati.I figli maggiorenni potranno fare domanda in sostituzione dei genitori e chiedere la corresponsione diretta.
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