Appuntamento a Rimini per i campioni del green

Dal 22 marzo K.Ey - The Energy Transition Expo. Il focus è su economia circolare e sostenibilità

Appuntamento a Rimini per i campioni del green

L'Italia è piena di contraddizioni anche in tema di transizione energetica: mentre è prima al mondo nel riciclo degli imballaggi, ha progetti fotovoltaici per 40 gigawatt di produzione fermi in attesa delle autorizzazioni. Il punto sui vastissimi temi legati all'economia circolare, alle fonti rinnovabili, all'efficientamento energetico si farà in una nuova fiera specializzata, K.Ey The energy transition expo, che si svolgerà a Rimini dal 22 al 24 marzo. «In realtà l'appuntamento è uno spin off perché i temi della transizione energetica da 15 anni venivano trattati all'interno di un'altra esposizione, Ecomondo: ma ormai hanno assunto una così ampia importanza da giustificare una manifestazione autonoma», spiega Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian exibition group, l'organismo organizzatore.

Si tratta dell'occasione più adatta per un confronto su produzione, distribuzione ed efficientamento delle fonti di energia. Gli espositori attesi sono più del doppio rispetto agli appuntamenti precedenti e lo scopo non sarà solo quello di mettere in contatto domanda e offerta storicamente il tipico obbiettivo delle fiere ma anche di essere un «contenitore di contenuti» per portare chiarezza e approfondire nuovi temi dell'intero settore. «Si tratta di argomenti ormai prioritari, intrecciati tra di loro. Il fotovoltaico in Italia ormai galoppa, l'eolico è più stabile, mentre oggi dobbiamo fare i conti anche con una crudele coincidenza osserva Peraboni e cioè la siccità estiva che già lo scorso anno ha ridotto del 40 per cento la produzione di energia idroelettrica. Dobbiamo fare i conti anche con le conseguenze portate dal cambiamento climatico». Così come un altro tema importante è quello della «città sostenibile», che intende analizzare come si modificano le metropoli per accompagnare la transizione energetica, a cominciare dalle scelte sulla mobilità. Non va negato che su tanti temi nuovi che c'è ancora un certo tasso di confusione. Ma un buon segnale viene dagli Stati Uniti dove segnala l'ad «si è stabilito che da qui al 2030 ogni anno raddoppieranno le superfici dedicate a pannelli fotovoltaici».

Si parlerà anche dello stop in Europa per i motori a combustione entro il 2035; qui Peraboni pone un tema: «Si è fatto un errore di fondo: si è confuso il risultato con il mezzo. Si punta cioè a emissioni zero, ma non si considera che ci possono essere altre soluzioni, per esempio l'idrogeno».

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