Il Padiglione Italia della Mostra Internazionale d'Architettura della Biennale di Venezia, allestito alle Tese delle Vergini e intitolato Arcipelago Italia, curato dall'architetto Mario Cucinella, è più molto più di una visione nuova e aperta sul futuro del nostro Paese e del suo spazio urbano da valorizzare e farlo tornare con interventi diffusi sul territorio a diventare luogo - o luoghi - di rinascimento culturale e artistico. E non è un caso che FederlegnoArredo sia lo sponsor del padiglione realizzato con il sostegno del Mibact. La Federazione rappresenta infatti il cuore del legno-arredo made in Italy e partecipa ad Arcipelago Italia con la “consapevolezza che il legno non sia soltanto un materiale che viene utilizzato dalle imprese italiane per la produzione di beni, ma soprattutto uno strumento per la crescita del Paese e per la conservazione del suo territorio, e che debba essere riconosciuto come tale dalle istituzioni, quale elemento che crea servizi per la collettività”.
“Innovare significa anche pensare a quanto i nostri soprassuoli forestali possono dare in termini di materia prima legno, prevenendo il dissesto del territorio e creando economia laddove attualmente manca: le nostre aree montane. In questa strada che punta al futuro, il progetto Arcipelago Italia ha il pregio di donarci una visione di respiro internazionale - spiega Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo -. Questo è il campo della nuova sfida che attende il made in Italy, la chiave che potrebbe garantire un rinnovamento all’altezza dei tempi: l’Italia deve portare in questo cammino la sua cultura e la sua capacità di sintesi tra valori d’uso, bellezza e sostenibilità”.
“Il 42,2 per cento di queste aree è foresta «ma se le politiche ambientali impediscono di tagliare gli alberi e importiamo legname dalla Croazia per i mobili made in Italy è chiaro che non si reinventa un futuro - dice Mario Cucinella -. Abbiamo allora scelto cinque punti sensibili dei territori interni pensando a come rilanciarne il destino. I luoghi scelti sono quindi: la foresta casentinese (fra Arezzo e Cesena) dove da circa mille anni si trovano i frati camaldolesi, una comunità che vive curando il bosco. Questo tema mi sta a cuore perché noi importiamo l’80 per cento del legno dall’Austria e dalla Slovenia, quando potremmo utilizzare il nostro legno, facendo manutenzione dei boschi appenninici”.
L’Italia nella sua storia con il legno creato meraviglie esaltando il “saper fare” e il “saper utlizzare” una materia prima di cui è ricca e richiede esperienza, talento, cultura e passione. Cultura del fare e dell’immaginare. Dal bosco alla casa fino ai suoi arredi, è al centro di una nuova economia: virtuosa e fiorente, rispettosa del bene comune e sostenibile, con un occhio attento alla rigenerazione urbana. È in questo contesto che FederlegnoArredo vuol essere l’anello di congiunzione tra territorio, istituzioni, ricerca e industria, promuovendo azioni a sostegno di tutto il comparto rappresentato dalla Federazione, che conta 320.000 addetti con un fatturato complessivo di 41,5 miliardi di euro.
FederlegnoArredo è parte del Sistema Confindustria e rappresenta il cuore della filiera italiana del legno-arredo. Dal 1945 difende il saper fare italiano, sostiene lo sviluppo delle imprese, ed è ambasciatrice del gusto dell’abitare made in Italy in tutto il mondo. Federegno Arredo Eventi Spa e Made Eventi Srl, società partecipate al 100%, promuovono e organizzano rispettivamente il Salone del Mobile a Milano e MADE expo, la biennale dedicata all’edilizia e all’architettura.
Forte di una filiera fortemente integrata, FederlegnoArredo ha esposto, tra l’altro, il progetto di Mario Cucinella nell’edizione 2018 del Salone del Mobile di Milano, il palcoscenico mondiale più ambito del mondo del design e dell’arredo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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