Arrivano i ristori, agricoltori divisi

Confagricoltura plaude. Coldiretti precisa: "Merito nostro"

Arrivano i ristori, agricoltori divisi
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Decisamente tra Coldiretti e Confagricoltura non c'è una buona intesa. «Plauso per l'efficiente lavoro svolto da Agricat», ha osservato ieri sera in una nota l'associazione guidata da Massimiliano Giansanti rivolta al Fondo mutualistico nazionale che si appresta a trasmettere 19mila comunicazioni di indennizzo alle aziende agricole che nel 2023 hanno subito danni da gelo, siccità e alluvioni, per un totale di 106 milioni. È «un segnale di concretezza, a supporto delle imprese fiaccate dagli eventi climatici avversi», conclude Confagricoltura che «apprezza, in particolare, il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati al tavolo di lavoro». Pochi secondi dopo le agenzie di stampa battono un'altra nota dello stesso tenore, ma dai toni indubbiamente irritati, siglata dalla principale associazione di settore presieduta da Ettore Prandini (foto). «Lo sblocco degli indennizzi Agricat per 19mila agricoltori - recita la nota di Coldiretti - risponde alle richieste da noi avanzate la scorsa settimana nel corso delle mobilitazioni davanti alle Prefetture dei territori più colpiti dagli effetti dei cambiamenti climatici, dal Veneto alla Lombardia, dall'Emilia Romagna al Piemonte, fino al Trentino Alto Adige, che negli ultimi tre anni sono costati 20 miliardi all'agricoltura italiana».

Coldiretti sottolinea inoltre che si tratta di un «cambio di passo importante per il quale si ringrazia l'impegno del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, del direttore di Agea Fabio Vitale e della sua struttura per la soluzione del problema. Una risposta positiva venuta dalla task force richiesta da Coldiretti - prosegue la nota - a beneficio delle aziende agricole e dei ConDifesa coinvolti. Un lavoro che deve proseguire anche per la parte assicurativa».

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