Le cartelle esattoriali accumulate durante il periodo della pandemia verranno spedite a partire dal prossimo anno, come annunciato dal direttore dell'Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini nel corso del suo intervento al Forum in masseria 2021.
La macchina del Fisco è ripartita progressivamente dallo scorso 1 settembre, ma per il momento si tratta solo dei plichi relativi alle richieste di pagamento più datate e comunque precedenti le prima fesi del Covid. "Piano piano stiamo ricominciando, dopo un periodo lunghissimo di sospensione corrispondente al momento più drammatico del paese, e quindi alla corretta scelta di sospendere l'invio, non solo delle cartelle, ma di tutti gli atti dell'amministrazione finanziaria'', dichiara al suo uditorio Ruffini, come riportato da AdnKronos.
Le numerosissime cartelle esattoriali sono già pronte a partire per raggiungere i contribuenti, solo il loro invio è stato procrastinato: durante la pandemia "i ruoli si sono formati, gli enti creditori hanno avvertito l'Agenzia della riscossione'', spiega ancora il direttore dell'Ente. "Tutti questi ruoli e crediti, che venivano consegnati, rimanevano in un cassetto e venivano formate delle cartelle che non potevano essere spedite".
Sono numerosissimi i cittadini italiani che saranno interessati dalla ripresa dell'attività del Fisco: le cartelle esattoriali del periodo 2000/2021 riguardano "circa 18 milioni di contribuenti, la maggior parte dei quali sono persone fisiche", puntualizza Ruffini. I plichi in partenza, invece,"in questo momento credo che siano attorno a 140-150 milioni".
Riforma fiscale e fatturazione elettronica
Per quanto riguarda, invece, la riforma del Fisco, il presidente dell'Agenzia delle entrate si dice fiducioso: "È un primo passo atteso da molto tempo, quindi è un ottimo segnale". L'aspetto più rilevante "credo che sia la semplificazione" per i contribuenti. Un altro elemento innovativo di fondamentale importanza, per Ruffini, è stato l'introduzione della fatturazione elettronica, grazie alla quale "stiamo intercettando un paio di miliardi più di prima".
Difficile effettuare una stima precisa sull'impatto che tale manovra ha avuto a livello nazionale: "Bisogna vedere qual è il montante di riferimento", precisa in conclusione Ruffini, anche se secondo le stime ufficiali il livello di evasione si aggirerebbe intorno agli "80-90 miliardi di euro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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