Assocalzaturifici è pronta a chiudere il rinnovo del contratto entro aprile. Ma, sottolinea in una nota, serve "trovare una soluzione responsabile per tutte le parti "considerata anche la grave situazione in cui versano le imprese del settore che negli ultimi 3 anni ha perso 350 aziende e 1.300 posti di lavoro oltre a registrare una cassa integrazione crescente; quasi 43 milioni di ore autorizzate nell'area pelle.
"Assocalzaturifici dichiara di avere tutte le intenzioni di proseguire le negoziazioni, ipotizzando di giungere ad una decisione risolutiva entro il mese di aprile. E mai il consiglio generale ha messo in discussione la riduzione dei diritti dei lavoratori", anzi, prosegue l’associazione delle imprese calzaturiere "le richieste avanzate ai lavoratori non possono essere viste come una riduzione dei diritti ma come uno strumento di sopravvivenza per le aziende e per l'intero comparto".
Approvare la cassa integrazione, d'altra parte, prosegue la nota "non è una responsabilità dei sindacati, i quali potrebbero invece raggiungere un accordo con la categoria per trovare le soluzioni contrattuali, che permettano alle nostre imprese di avere quella flessibilità necessaria in caso di un calo degli ordini. Se le imprese non dovessero ottenere ciò, il rischio non è la cessazione dei diritti dei lavoratori, ma l'ipotesi di chiusura delle aziende".
Assocalzaturifici “si impegna a trovare una soluzione responsabile per tutti, ritenendo che le parti
abbiano la possibilità di migliorare le condizioni dei lavoratori, fornendo al contempo alle imprese gli strumenti per proseguire nella loro attività, non dipendendo esclusivamente dall'uso degli ammortizzatori sociali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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